Cronache

Stupri di Firenze: il pm chiede di rinviare a giudizio i carabinieri

Secondo l'accusa, i militari hanno agito in modo "repentino e inaspettato", abusando della loro qualità di carabiniere

Stupri di Firenze: il pm chiede di rinviare a giudizio i carabinieri

La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per due carabinieri, Marco Camuffo e Pietro Costa, accusati di violenza sessuale a danno di due studentesse americane.

La notte tra il 7 e l'8 settembre dello scorso anno, due studentesse ventenni, in Italia per motivi di studio, avevano denunciato lo stupro, raccontando di aver incontrato i due militari fuori da un locale e di essere stare accompagnate a casa a bordo di una gazzella. Sembra che i due, poi, siano saliti nell'appartamento delle giovani e abbiano approfittato di loro. Nonostante le lacune presenti nel racconto delle ragazze, i due carabinieri erano stati iscritti quasi subito nel registro degli indagati, come aveva raccontato Il Giornale.

Le indagini successive avevano dimostrato la presenza dei militari fuori dalla discoteca dove le studentesse avevano passato la serata e una telecamera aveva ripreso l'auto del 112, con a bordo le ventenni. D'altra parte, i carabinieri stessi avevano ammesso di averle accompagnate a casa e di aver avuto rapporti sessuali con le due giovani, sostendo però che fossero consenzienti e non ubriache, come invece era risultato dall'alcol test effettuato in ospedale. Tre giorni dopo gli avvenimenti, i militari dell'Arma erano stati sospesi dal servizio e poi, pochi giorni fa, sono stati licenziati.

Oggi, la procura di Firenze ha chiesto per i due, Marco Camuffo e Pietro Costa, il rinvio a giudizio, con l'accusa di violenza sessuale, con l'aggravante di aver agito abusando della qualità di carabiniere in servizio e di aver violato gli ordini impartiti dai superiori. Inoltre, entrambi i carabinieri, secondo il capo d'imputazione, i militari avrebbero agito in modo "repentino e inaspettato", per indurre le vittime a consumare un rapporto sessuale.

A questo punto sarà il gip a fissare la data dell'udienza.

Le dichiarazioni delle ragazze sono già state acquisite in incidente probatorio, quindi non sarà necessario che tornino a testimoniare.

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