Cronache

Sventa allarme bomba sul bus, autista palermitano premiato a Verona

Un uomo dello Sri Lanka sale sul bus affermando di avere una bomba. L’autista, un giovane palermitano che lavora per l’azienda veronese dei trasporti, ferma il bus e salva i passeggeri prima dell’arrivo dei carabinieri. Il sindaco Sboarina lo premia: "A nome di tutta la città vogliamo ringraziarti"

Sventa allarme bomba sul bus, autista palermitano premiato a Verona

Salvatore Oliveri da cinque anni ha lasciato Palermo per motivi lavorativi. Si è trasferito a Verona, dove fa l’autista dei bus per l’azienda Atv Verona. Oliveri però da qualche giorno a Verona è diventato un eroe per professionalità e freddezza. L’azienda lo ha premiato per aver gestito un allarme bomba con estrema freddezza. L’allarme è poi risultato fasullo ma lo scorso 24 aprile sulla linea 33 nessuno sapeva se quell’uomo avesse davvero una bomba.

Secondo la ricostruzione di chi era sul bus quella sera. Un uomo originario dello Sri Lanka era salito sull’autobus minacciando i passeggeri. A tracolla aveva un borsello dichiarando di avere una bomba. L'autista ha subito bloccato il mezzo e con freddezza ha dato l'allarme. Sul posto sono giunte delle pattuglie del nucleo radiomobile di Verona insieme ai colleghi del nucleo investigativo. All'arrivo dei militari, il cittadino dello Sri Lanka non ha opposto resistenza. Fortunatamente il cingalese non aveva nessuna bomba nella borsa. I carabinieri intervenuti a Borgo Venezia lo hanno bloccato e portato in caserma per accertamenti. Il bus è stato controllato da cima a fondo e anche all'interno della borsa non è stato trovato materiale esplosivo. Il cingalese è stato poi arrestato.

Superata la paura, l’azienda dei trasporti ha voluto premiare il giovane palermitano con una spilla d’argento. A ringraziarlo oltre i vertici dell’Atv c’era anche il sindaco di Verona Federico Sboarina insieme al presidente Atv Massimo Bettarello e al direttore Stefano Zaninelli. "Ho voluto ringraziare Salvatore, così come tutto il parco dipendenti, per il gesto che ha fatto e per aver permesso l’intervento dei carabinieri preservando soprattutto i passeggeri - ha detto Bettarello -. È una professione usurante e non sempre è facile gestire lo stress. Noi puntiamo sulla formazione professionale e su ogni autista effettuiamo delle visite psicologiche preventive, per capire se hanno le capacità di reggere la pressione lavorativa".

Adesso l’autista che sul petto ha la spilla racconta quegli attimi. "Ho cercato solo di fare il mio dovere - racconta Oliveri -. Volevo mettere al sicuro le persone e tornare a casa sereno. Il primo cittadino ha fatto di più prendendo ad esempio il gesto eroico del giovane autista. "Hai saputo disinnescare una situazione imprevedibile - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Per questo oggi, a nome di tutta la città e di quei cittadini che quel giorno erano sull’autobus, vogliamo ringraziarti per come hai saputo gestire l’emergenza. L’eroismo non è fatto solo di grandi gesti ma anche in azioni della quotidianità e nell’assolvimento del proprio dovere.

Salvatore, da quel 24 aprile, è diventato un eroe per tutti noi".

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