Cronache

Taranto, un arresto per maltrattamenti in famiglia

Manette a un 57enne dopo l’ennesimo litigio violento

Taranto, un arresto per maltrattamenti in famiglia

È stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia un uomo di 57 anni a Taranto. A chiamare la polizia la moglie, in forte stato di agitazione dopo un litigio con il marito. Lo scontro è maturato perché l’uomo, essendo la coppia in fase di separazione e con rapporti esclusivamente di pacifica convivenza sotto lo stesso tetto, da alcuni giorni aveva ripreso ad avere atteggiamenti violenti fino ad impedire alla donnadi uscire di casa chiudendo a chiave la porta d’ingresso.
Gli agenti sono intervenuti nell'abitazione dei due intorno alle ore 20 di ieri sera.
Dopo aver ascoltato la donna, come detto in forte stato di agitazione dopo il litigio scoppiato proprio a causa degli atteggiamenti violenti del 57enne, l’uomo è stato arrestato. Egli era già destinatario di un’ordinanza di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie per pregressi atti violenti. Gli agenti del commissariato di Taranto hanno accompagnato il 57enne negli uffici della questura e dopo le formalità di rito lo hanno tratto in arresto.

Purtroppo sono sempre più i casi di maltrattamenti in famiglia e sempre più le donne in casa diventano vittime di uomini violenti.
Per questo il dipartimento della pubblica sicurezza dedica agli episodi di violenza di genere sulle donne e sulle fasce deboli una specifica campagna di sensibilizzazione itinerante con il camper “Questo non è amore”.
In particolar modo per l’attività di prevenzione nel contrasto alla violenza di genere, violenza domestica e stalking, la polizia di Stato insieme ai carabinieri hanno promosso lo scorso 8 marzo il Protocollo “L.I.A.N.A.

” (linea interattiva assistenza nazionale antiviolenza), grazie al quale tutti gli interventi saranno registrati in un modulo comune alle due forze di polizia, confluendo in una unica banca dati chiamata “Pitagora” e rendendo immediata la verifica dell’esistenza di precedenti interventi nella stessa abitazione, o su richiesta della stessa vittima, anche quando all’intervento non sia seguita una formale denuncia o querela.

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