Cronache

Il "telefono della morte" di Hitler venduto per 243mila dollari

Il cimelio messo all'asta era conservato nella campagna inglese dal 1945

Il "telefono della morte" di Hitler venduto per 243mila dollari

243mila dollari. È questa la somm sborsata da chi ha acquistato il telefono personale di Adolf Hitler, ritrovato nel bunker del "fuhrer" a Berlino e da allora conservato in una valigetta nella campagna inglese.

Un oggetto che dal 1945 è arrivato a oggi e all'asta organizzata dalla Alexander Historical Auctions a Chesapeake City, in Maryland, in cui il catalogo descriveva il telefono come "l'arma più distruttiva di tutti i tempi, che ha mandato a morte milioni di persone".

"È stato venduto a 243mila dollari. È stato aggiudicato in un'asta telefonica. È un buon prezzo, siamo contenti", ha detto all'agenzia stampa Efe il presidente della Alexander Historical Auctions. La stima del suovalore era tra i 200 e i 300mila dollari.

Ignoto il "collezionista privato del Nord America" che si è aggiudicato il dispositivo, finora conservato in una valigetta di cuoio che il britannico Ranulf Rayner, 82 anni, aveva ereditato dal padre, il brigadiere Ralph Rayner, forse il primo militare non sovietico a entrare nel bunker.

Originariamente nero, il telefono è oggi del rosso che lascia trasparire la sua vernice screpolata.

Sul retro il nome di Hitler inciso in stampatello, con l'aquila e la svastica.

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