Cronache

Tema choc al liceo scientifico: "Leggi razziali come dl Salvini"

Scoppia il caso in una scuola di Crotone. Il ministro: "Se fosse vero l'insegnante dovrebbe cambiare mestiere"

Tema choc al liceo scientifico: "Leggi razziali come dl Salvini"

Ancora un tema a scuola che scatena le polemiche. Nel mirino è finito, ancora una volta, il ministro degli Interni Matteo Salvini. A raccontare l'episodio è stato proprio lo stesso leader della Lega raccontando quanto avvenuto al liceo scientifico "Filolao" di Crotone. A quanto pare tra le tracce assegnate agli studenti, una chiedeva di analizzare il decreto Migranti confrontandolo con le leggi razziali del 1938. "Il 5 settembre del 1938 -sarebbe stata la traccia da sviluppare- in Italia furono promulgate le leggi razziali. Oggi in Italia dopo 80 anni si registra un ritorno al razzismo, è una opinione diffusa che proprio il recente decreto in discussione al Parlamento, che riguarda l'immigrazione, contenga delle istanze razziste. Descrivi le leggi razziali e confronta il testo con il decreto di recente ideazione ed esprimi le tue riflessioni", questa sarebbe la traccia del tema assegnato in classe.

Il commento di Salvini è duro e replica alle accuse di chi vuole bollare il suo decreto come "razzista": "Purtroppo rimangono alcuni insegnanti politicizzati che fanno il tifo per la sinistra, ma non voglio credere che alcuni di loro siano arrivati a paragonare il mio decreto sulla sicurezza alle leggi razziali, come non voglio credere che una docente possa davvero parlare di allarme razzismo in Italia, visto che i dati dicono il contrario". La traccia del tema è stata segnalata da un genitore al segretario della Lega di Crotone, Giancarlo Cerrelli. Salvini infine manda un messaggio chiaro al preofessore: "Se fosse vero quanto segnalato da studenti e genitori di un liceo di Crotone, l'insegnante in questione -dice ancora il titolare del Viminale- dovrebbe scusarsi e cambiare mestiere, evitando di fare la militante politica in classe.

Un abbraccio a quei ragazzi da parte di un papà che lavora per una scuola senza pregiudizi".

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