Cronache

La tempesta devasta la Sardegna: 16 morti, devastazioni e dispersi

Allagamenti, frane e black-out: il ciclone Cleopatra mette in ginocchio l'isola. In 24 ore la pioggia di sei mesi. Oltre 2.700 sfollati. Il Papa: "Pagate per le vittime"

La tempesta devasta la Sardegna: 16 morti, devastazioni e dispersi

Una tragedia senza precedenti ha messo in ginocchio la Sardegna. Il bilancio è in continuo aggiornamento. Dopo che è stato ritrovato vivo uno dei due dispersi, l’alluvione in Sardegna ha provocato 16 vittime. Un uomo manca ancora all’appello. Tredici i morti nella provincia di Olbia; due in quella di Nuoro, dove vi è anche l’unico disperso; una vittima, infine, nella provincia di Oristano. Oltre 2.700 sfollati, strade e appartamenti allagati per l'esondazione di fiumi, intere zone rimaste senza corrente elettrica. E ancora: pesanti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi, decine di scuole chiuse. È il pesante bilancio dei danni causati dal ciclone "Cleopatra" che, in queste ore, sta attraversando il Mar Mediterraneo. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza e ha immediatamente stanziato 20 milioni di euro per far fronte ai danni causati dalla tempesta.

Una vera e propria strage. Dopo un lungo colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Enrico Letta, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha convocato urgentemente a Roma il Comitato operativo per affrontare l'emergenza che in queste ore ha messo in ginocchio la Sardegna. In Sardegna, in 24 ore è scesa una quantità di pioggia pari alle precipitazioni di sei mesi, con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo (Nuoro) in 12 ore. Il dato è stato fornito dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, secondo il quale con quantitativi di pioggia simili non ci sarebbero territori al riparo. Tutta la zona orientale, da Villagrande sino ad Arzachena ha registrato, secondo la Protezione civile, valori fra 250-400 millimetri. "Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere. È strato un evento eccezionale, chi ha lanciato false accuse ne risponderà", ha dichiarato Gabrielli. Che poi ha minimizzato le polemiche sull'allrme dato in ritardo ritardi: "Sono affermazioni che lasciano il tempo che trovano, destituite di ogni fondamento perché l’Italia dal 2004 ha un sistema di allertamento codificato". Il governatore Ugo Cappellacci ha, infatti, raggiunto subito la Gallura per effettuare un primo sopralluogo nelle zone più colpite. Regole per interventi rapidi e stanziamento di fondi per l’emergenza sono state, invece, approvate dal Consiglio dei ministri convocato da Letta per affrontare i gravissimi danni, umani e materiali, dovuti a "Cleopatra". "La prima cosa è salvare le vite umane, prestare assistenza e ripristinare la viabilità principale - ha spiegato il premier - siamo di fronte a un dramma di proporzioni incredibili perché in ventiquattr'ore è piovuta una massa d’acqua equivalente alle precipitazioni di un anno intero in quella zona". Durante il Consiglio dei ministri, che ha decretato lo stato di emergenza, è stato deciso anche lo stanziamento immediato di 20 milioni di euro. "Si tratta di una cifra per l’immediato - ha assicurato Letta - non riguarda tutto il lavoro di ricostruzione per cui ci vorranno le stime".

"Una tragedia immane - ha commentato Cappellacci - in questo momento solo un dolore immenso". La prima vittima è una donna di 64 anni, Vannina Figus, trovata morta nella sua casa allagata a Uras (in provincia di Oristano), uno dei centri più colpiti dal maltempo. Il marito, invece, è stato tratto in salvo ed è stato ricoverato all’ospedale "San Martino" di Oristano in ipotermia. Proprio a Uras, decine di famiglie sono state evacuate e hanno trascorso l'intera notte nella palestra comunale. La stessa misura d'emergenza è stata applicata nella vicina Terralba, dove gli sfollati hanno raggiunto quota 800. Un’anziana 90enne è stata trovata morta nella sua casa allagata a Torpè (in provincia di Nuoro). Un agente della Polstrada è, invece, morto per il crollo di un ponte a Dorgali, sempre nel Nuorese. Sterminata anche un'intera famiglia di brasiliani residente ad Arzachena: il seminterrato nel quale abitavano è stato sommerso da tre metri d’acqua e tutti gli occupanti (padre, madre e due figli di 16 e 20 anni) sono rimasti intrappolati morendo annegati. Tutte in Gallura le altre sei vittime. A Olbia sono morte madre e figlia, che si trovavano a bordo di una Smart, travolta dalla furia dell’acqua a pochi chilometri da Bandinu. Il marito della donna, un poliziotto, che si trovava con loro, è invece riuscito a salvarsi. L’altra vittima è una donna anziana, morta nella sua abitazione in via Lazio. Tre morti anche in un incidente stradale causato dal crollo del ponte sulla provinciale Olbia-Tempio, all'altezza di Monte Pino. Marito, moglie e suocera sono stati trovati privi di vita all’interno di un furgone finito sotto il ponte. "Profondamente commosso dall’immane tragedia che ha colpito la Sardegna - ha commentato papa Francesco - chiedo a tutti di pregare per le vittime, specialmente per i bambini".

Dalla scorsa notte piogge incessanti e raffiche di scirocco fino a 100 chilometri all’ora hanno messo in ginocchio tutta la regione. Oltre alla Gallura, Ogliastra, Oristanese e Medio Campidano sono state pesantemente colpite dal passaggio di Cleopatra. La furia dell’acqua ha causato danni ingenti anche alle aziende agricole, mentre le strade rurali sono spazzate via dai torrenti in piena. Nelle campagne sono stati rinvenuti centinaia di animali morti. La tempesta ha, infine, causato anche pesanti disagi nei trasporti. Mentre sulla zona si abbatteva un violento acquazzone, all’aeroporto di Cagliari-Elmas, due aerei dell'Alitalia provenienti da Roma e Milano, un Ryanair proveniente dal Belgio e un Meridiana da Bologna non sono riusciti ad atterrare a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota.

La nave Tirrenia che sarebbe dovuta partire da Civitavecchia per Cagliari si è vista costretta a rimandare di un giorno la partenza, mentre il treno Olbia-Chilivani con a bordo 18 viaggiatori, è rimasto fermo alcune ore a causa dell’esondazione del torrente Enas che ha allagato la stazione.

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