Cronache

Terni, l'imam contro la sinistra: "Giusto fare la recita di Natale"

Mimoun El Hachmi attacca la scelta della dirigente scolastica che aveva negato la recita per non offendere le altre religioni: "Non siamo noi a volere cambiare la cultura dell'Italia"

Terni, l'imam contro la sinistra: "Giusto fare la recita di Natale"

L'imam di Terni, Mimoun El Hachmi, entra a gamba tesa sulla polemica della cancellazione della recita natalizia da una scuola elementare. E il rappresentante della comunità islamica contesta la scelta politically correct della dirigente scolastica ha vietato la rappresentazione di Natale per non urtare le altre religioni. "Canzoni e recite natalizie a scuola non sono un male. Se rappresentano una tradizione è bene continuare a farle. Noi musulmani siamo disponibili anche a partecipare", così l'imam del Centro culturale islamico di Terni, si è espresso sulla polemica sollevata dall'assessore comunale alla Scuola della città umbra, Valeria Alessandrini. Una decisione su cui la rappresentante della Lega aveva detto: "Inutile sottolineare la delusione e l'amarezza che ho provato nell'apprendere la notizia. Mi auguro ci sia un ripensamento in tal senso in considerazione del rispetto di quei valori cristiani che fanno parte della nostra storia e del nostro patrimonio culturale. Rispettare chi professa altre religioni non significa dover rinunciare per forza a riconoscere le nostre radici, anzi".

Parole non troppo diverse da quelle dell'imam, che dà un vero e proprio schiaffo morale al politicamente corretto del dirigente scolastico ternano e che afferma: "Non siamo noi a volere cambiare la cultura del Paese che ci ospita, siamo qui per rispettarla". Il rappresentante della comunità musulmana di Terni, come scrive Tgcom24 , ha detto di aver deciso di intervenire sulla questione delle recite natalizie "perché c'è chi sta cavalcando la polemica a nome nostro". "Per la nostra Comunità - continua El Hachmi - lo scambio è una ricchezza, siamo tutti fratelli. Diciamo 'no' all'integralismo islamico così come a quelli di altro genere.

Per cui trovo giusto che a scuola si possa fare anche un presepe vivente, Dio è nel cuore e non nelle parole".

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