Cronache

Terra di contrasti tra filari d'uva onde maestose e fauna selvaggia

L'estremo lembo meridionale dell'Africa, a sud di Cape Town, riserva forti emozioni agli amanti del mare, della natura incontaminata e del buon bere

Terra di contrasti tra filari d'uva onde maestose e fauna selvaggia

A Punta del Capo, con il mare in tempesta, potrebbe scorgersi un galeone malridotto: è la «nave fantasma» di Capitan Van der Decken, detto l'Olandese volante, affondata nel 1641. Mentre periva tra i flutti, giurò che sarebbe riuscito a doppiare la Punta anche a costo di aspettare il Giorno del Giudizio.

E infatti è ancora lì, come narra la leggenda. Siamo in Sudafrica, nella Penisola del Capo, a meno di 200 chilometri da Cape Town, quest'anno Capitale mondiale del design (wdccapetown2014.com), punto di partenza per visitare l'estrema propaggine meridionale del Continente Nero, un territorio molto speciale, dove tutto è possibile.

Lasciata la città, Hout Bay è una baia paradiso dei surfisti. Va percorsa lungo la Chapman's Peak Drive, a picco su scogliere e spiaggia. Celebre quella di Long Beach, di sabbia «lunare». A Noordhoek, 6 km di arenile, si lascia l'Oceano Atlantico, una catena di onde maestose ininterrotta, per raggiungere la Riserva naturale del Capo di Buona Speranza, 300 tipi di erica (fiorisce a ottobre), l'elegante King Protea, il fiore nazionale, e il fynbos, vegetazione bassa che vive solo qui. Si percorre la strada tra famiglie di babbuini aggressivi, struzzi, facoceri, zebre, antilopi.

Il Capo di Buona Speranza evoca miti nautici: era chiamato fino al '400 «Tempestoso», ma re Giovanni del Portogallo, nell'auspicio di trovare una nuova rotta verso l'India, lo battezzò con il nome attuale. Più panoramica, Punta del Capo con la sua già citata leggenda, e il faro bianco e rosso del 1859, il primo in Sudafrica. Piatti di pesce ai Two Oceans, a verande digradanti sull'oceano.

Risalendo a nord sulla sponda opposta della Penisola, nascosta tra i massi di Boulders Beach, ecco la colonia protetta di pinguini. In successione, cittadine costiere che mescolano stili architettonici, quello nordico dei boeri e quello vittoriano ottocentesco. Come Simon's Town, storica base della Compagnia olandese delle Indie Orientali. Kalk Bay è famosa per il porticciolo e per gli atelier d'arte e antiquariato su Main Road. The Kalk Bay Co-op propone borse, gioielli-bijoux, soprammobili d'autore; Quagga, libri rari e antichi, in un ambiente british; Modern, tessuti, tele, sculture, ceramiche firmate.

Sul porto, due ristoranti in uno: The Polana, vetrate da cui sembra entrare il mare: menu di pesce a 25 euro; sopra, Harbour House, più chic, un camino rotondo centrale. Ma è Constantia, 20 minuti da Cape Town, che apre un capitolo prezioso: la pluricentenaria vocazione vitivinicola, iniziata con gli Ugonotti, i protestanti francesi fuggiti qui dalla persecuzione. La cittadina fu la prima a produrre vino nel 1685.

Grandissimi «eredi», i vignaioli delle Winelands, una suggestiva area a est di Cape Town (40 minuti d'auto), vallate a vigneti e monti a cornice. Pionieri francesi, olandesi e poi inglesi crearono quel vino, di cui oggi il Paese va fiero: i bianchi Chenin, Riesling, Sauvignon, Chardonnay; i rossi Cinsaut, Pinotage, Pinot Noir, Shiraz. L'occhio spazia tra i filari interrotti solo da splendide ville-fattorie d'antan, come a Paarl, che «regala» quasi un quinto del prodotto nazionale.

Nei pressi di Stellenbosch, fondata nel 1679, città universitaria ricca di palazzi d'epoca, si contano 60 tenute e la prima Strada del Vino tra le 18 censite (wineroute.co.za). Di origini francesi è Franschhoek. Intorno, in una valle dell'Eden, 20 cantine, queste - e tutte le altre - aperte ai visitatori. Come Babylonstoren, che assomma vigneti con prodotti eccellenti a marchio omonimo; un magnifico giardino-orto botanico; un frutteto con 300 varietà; il ristorante Babel, 4 menu con prodotti della fattoria (30 euro); 14 cottage; una serra-tea room … (babylonstoren.com). Tutto a produzione organica.

Si alloggia al Belmond Mount Nelson Hotel di Cape Town (superior room e colazione da 300 euro; belmond.com), uno dei più famosi alberghi d'Africa, storico, ospiti blasonati, 36.000 mq di parco, atmosfera aristocratica inglese, ristoranti con chef stellati e ritrovi glamour come il Planet Bar, piscine, tennis… Il punto di partenza ideale alla scoperta di una terra che non ha uguali. (South African Tourism, southafrica.net, tel. 800.925345; voli quotidiani KLM da Amsterdam a Cape Town con facili coincidenze dall'Italia, a/r da 884 euro; www.klm.

it).

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