Cronache

Terrorismo, espulsi 4 stranieri vicini all’estremismo islamico

Quattro cittadini stranieri, tra cui un francese, sono stati espulsi dall'Italia in quanto considerati contigui agli ambienti dell’estremismo islamico e, quindi, pericolosi per la sicurezza pubblica. Dal 2015 ad oggi sono state effettuate 311 espulsioni, 74 delle quali nel solo 2018

Terrorismo, espulsi 4 stranieri vicini all’estremismo islamico

Quattro cittadini stranieri, un tunisino, un macedone, un kosovaro ed un francese convertito all'islam radicale, sono stati espulsi dall'Italia in quanto considerati “contigui ad ambienti dell’estremismo islamico e pericolosi per la sicurezza pubblica".

Il transalpino, ventottenne, è un convertito all’islam più radicale ed era stato indagato dopo esser stato respinto lo scorso febbraio alla frontiera marittima tunisina, in quanto le autorità lo avevano ritenuto pericoloso. L’uomo, senza fissa dimora e con problemi psichici, era finito nel mirino delle forze di sicurezza proprio per il suo fanatismo religioso.

Il tunisino espulso ha 45 anni ed era detenuto a Reggio Emilia. Il nordafricano era sottoposto ad un costante monitoraggio carcerario in quanto si considerava un leader religioso islamico e, in questa stessa veste, si era reso protagonista di disordini e sommosse in carcere.

Il 39enne cittadino macedone, invece, era detenuto a Siena per reati contro il patrimonio ed anche lui era sottoposto a “monitoraggio con un profilo di primo livello” in quanto sospettato di appartenere ad una organizzazione paramilitare attiva nel conflitto dei Balcani.

Il quarto espulso, infine, è un 37enne kosovaro regolarmente residente a Bologna. L'uomo è all'attenzione degli investigatori fin dal 2010 quando partecipò ad una conferenza indetta dall'Unione degli Albanesi musulmani in Italia alla quale intervenne come relatore l'imam radicale della moschea di Pristina, poi arrestato nel 2014 in Kosovo per aver indirizzato numerosi volontari in Siria ed Iraq per combattere tra le fila dell'Isis.

Successivamente, il kosovaro è stato arrestato per gravi maltrattamenti e lesioni ai danni della moglie e dei figli e, una volta in carcere, ha manifestato inquietanti segnali di radicalizzazione religiosa.

Il Viminale in una nota ricorda che dal gennaio 2015 ad oggi sono state effettuate 311 espulsioni di soggetti ritenuti pericolosi, 74 delle quali nel solo 2018.

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