Cronache

Tiziano Renzi: "Non rispondo più, processatemi"

Tiziano Renzi oggi avrebbe dovuto essere sentito dai magistrati di Firenze per l'indagine sulle false fatturazioni che ha coinvolto il padre dell'ex premier e sua moglie

Tiziano Renzi: "Non rispondo più, processatemi"

Tiziano Renzi oggi avrebbe dovuto essere sentito dai magistrati di Firenze per l'indagine sulle false fatturazioni che ha coinvolto il padre dell'ex premier e sua moglie. In una nota diramata dal suo legale, Federico Bagattini, fa aspaere che da adesso in poi si avvale della facoltà di non rispondere. "Adesso processatemi ovunque". Sempre nella nota che ha il sapore di uno sfogo, Tiziano Renzi afferma: "a quattro anni - recita il testo - la mia vita professionale e personale è stata totalmente stravolta. Dopo anni di onorata carriera, senza alcun procedimento penale mai aperto in tutta la mia vita nei miei confronti, mi sono trovato improvvisamente sotto indagine in più procure d’Italia per svariati motivi. All’improvviso e del tutto casualmente dal 2014 la nostra vita è stata totalmente rivoluzionata: da cittadino modello a pluri-indagato cui dedicare pagine e pagine sui giornali. Alla veneranda età di 67 anni confesso la mia stanchezza. Ribadisco con forza e determinazione che non ho mai commesso alcuno dei reati per i quali sono stato - e in alcuni casi ancora sono - indagato".

Poi si difende dalle accuse che ha ricevuto nel corso delle indagini: "Non ho mai fatto bancarotta fraudolenta come finalmente dopo anni di indagine a Genova si è stabilito con l’archiviazione del procedimento; non ho mai commesso il reato di traffico di influenze per il quale sono stato messo sotto indagine a Napoli prima e a Roma poi; non ho mai fatto fatture false come si ipotizza a Firenze. Urlo con forza la mia innocenza che peraltro nessuno ha mai potuto negare in questi anni.

Ma dopo quattro anni di processi sui giornali con uno stillicidio di anticipazioni, notizie, scoop senza che mai ci sia un solo responsabile per le clamorose e continue fughe di notizie, adesso dico basta".

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