Cronache

Trafficavano opere d'arte con un giro da 1,5mln di euro. 4 arresti

Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d'arte. La banda deliquenziale, con sede a Napoli, era attiva anche nelle province di Brescia, Asti e Frosinone

Trafficavano opere d'arte con un giro da 1,5mln di euro. 4 arresti

Associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte. E’il reato imputato a quattro persone che, quest’oggi, sono finite agli arresti domiciliari. Si tratta della pagina conclusiva dell’operazione “Antiques”, un’indagine coordinata dalla procura di Reggio Calabria in concordato con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cosenza e Napoli. La stima totale dei beni sequestrati si attesterebbe intorno ad un milione e mezzo di euro. Tra i preziosi ritrovamenti, anche un olio su tela della scuola napoletana del 1700.

Impara l’arte e mettila da parte… Oppure rivendila al miglior offerente. Era così che un’organizzazione delinquenziale aveva pensato di “sbarcare il lunario”, con un business milionario dedito alla ricettazione e rivendita di opere d’arte. Dipinti, sculture in marmo, oggetti di bronzo e chi più ne ha più ne metta. Un giro d’affari che, per anni, ha fatto lucrare fior fior di quattrini nelle tasche di un sodalizio criminale operante sull’intero territorio nazionale con scambi commerciali – illegali, ovviamente - anche con la Francia. La coalizione malavitosa aveva base a Napoli ma le contrattazioni si svolgevano i numerose, altre sedi dislocate tra le province di Brescia, Asti e Frosinone.

A sgominare la cricca è stata una lunga indagine, denominata “Antiques”, avviata nel 2015 dalla Procura di Reggio Calabria d’intesa con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cosenza e Napoli, che si è conclusa solo poche ore fa.

Questa mattina, infatti, su ordinanza del gip Giovanni Bombardieri, ben quattro persone - Luigi Benducci, Pasquale Iuliano, Giuseppe Pedata e Raffaele Petti – sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte. Per venti altri indagati, invece, sono stati emessi altrettanti mandati di perquisizione.

Tra i ritrovamenti artistici rinvenuti dall’Arma, spicca la “Madonna con Bambino”, di scuola napoletana del ‘700, trafugata nel 2014 in un palazzo nobiliare di Arcevia (Ancona).

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