Cronache

Tragedia in montagna, muore un’alpinista e due sono gravi

Recuperati gli altri 14 compagni bloccati sul ghiacciaio, a circa 3mila metri di quota

Tragedia in montagna, muore un’alpinista e due sono gravi

Grave il bilancio della tragedia che si è consumata nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 3 luglio, in montagna. Un morto e due feriti gravi, oltre a 14 alpinisti bloccati a circa 3mila metri di altezza. Il gruppo di 17 alpinisti, tutti tedeschi di Stoccarda, si trovava impegnato in una escursione sul ghiacciaio dei Forni, in Alta Valtellina, Valfurva, in provincia di Sondrio, quando una delle tre cordate, composta da tre alpinisti, è precipitata in fondo a un crepaccio. Uno di loro è morto e gli altri due sono in gravissime condizioni.

A perdere la vita è stata una donna di 55 anni, i suoi compagni di sventura sono invece due uomini, rispettivamente di 35 e 56 anni, ricoverati ora all’ospedale Morelli di Sondalo in codice rosso. Gli altri 14 alpinisti sono invece rimasti bloccati sulla Cima Cadini per diverse ore e solo nel tardo pomeriggio gli uomini del Soccorso alpino Cnsas sono riusciti a raggiungerli e a trarli in salvo. Sul luogo della tragedia sono giunti anche due elisoccorsi partiti uno da Bergamo e l’altro da Bolzano.

Secondo una prima ricostruzione gli alpinisti avrebbero passato la notte al rifugio Branca e il giorno seguente sarebbero stati impegnati in un corso su ghiaccio. Proprio in quel momento sarebbe avvenuta la tragedia. Due di loro sarebbero tornati da soli al rifugio per allertare i soccorsi, dato che in alta quota non vi era la possibilità di usare i cellulari per mancanza di segnale. La Guardia di Finanza si sta al momento occupando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. E’ stato l’elicottero decollato da Bolzano a recuperare i feriti, nell’unico momento in cui il maltempo ha offerto una tregua, durante tutto il giorno infatti la zona è stata interessata da una tormenta di neve e vento.

L’elicottero alzatosi da Bergamo invece si è occupato di riportare in salvo gli altri alpinisti. Purtroppo per la donna non vi era più niente da fare e i medici hanno solo potuto constatarne il decesso.

Una volta recuperata, la salma è stata portata all’eliporto di Bormio per essere messa a disposizione degli inquirenti.

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