Cronache

Trattare l'Acne Rosacea: le nuove terapie

A una corretta diagnosi si fanno seguire cure farmacologiche e laser. Come affrontare i sottotipi

Trattare l'Acne Rosacea: le nuove terapie

Probabilmente è provocata da un aumento della risposta delle difese immunitarie (immunità innata) a diversi agenti patogeni, come alcuni acari, batteri e sole, associata a una alterata reattività dei vasi sanguigni; certo, stupisce un po', scoprire che l'Acne Rosacea, una malattia cronica che interessa le regioni centrali del volto e che si manifesta dopo i 30 anni, alterando la vita sociale del 75% dei soggetti colpiti, è un disturbo della pelle che colpisce la popolazione italiana più di quanto, invece, si manifesti il diabete o le malattie del cuore messe insieme. Il dottore Matteo Tretti Clementoni, direttore sanitario del centro di medicina e chirurgia estetica Hospitadella, rispettando la classificazione della National Rosacea Society, presenta i 4 sottotipi di acne Rosacea: «Il sottotipo 1 (o ETR) è caratterizzato dalla presenza di capillari al naso, agli zigomi e alle guance; la pelle è estremamente sensibile e si hanno arrossamenti prolungati del volto ( flushing ). I pazienti riferiscono senso di bruciore e calore delle regioni colpite. Nel sottotipo 2 (o PPR) oltre ai sintomi già descritti si può denotare la presenza saltuaria di papule (rilievo della pelle solido tondeggiante arrossato) e/o di pustole (rilievo della pelle contenente pus). Il sottotipo 3 o forma fimatosa è più rara e colpisce prevalentemente gli uomini. Questa forma, che in genere colpisce il naso, ed è definita rinofima, è caratterizzata da un inspessimento della pelle per indebolimento delle ghiandole sebacee. Infine, la forma 4, Rosacea oculare, colpisce le congiuntive».

Per il trattamento di tale patologia è fondamentale una iniziale corretta diagnosi, seguita da terapie farmacologiche e laser. Queste sono semplici precauzioni che possono ridurre l'entità della malattia. Quando questa è però molto evidente è necessario ricorrere a terapie mediche. Il sottotipo ETR è il più comune e può essere trattato mediante sorgenti luminose come la Luce Pulsata che è l'ideale per coagulare i vasi sanguigni dilatati di diversa dimensione e situati a diversa profondità della pelle. Con una media di 4 sedute (1 al mese), le numerose lunghezze d'onda, non solo coagulano i vasi, ma determinano anche una diffusione di calore ai tessuti circostanti, innescando la produzione di nuovo collagene e quindi un maggior sostegno ai vasi stessi.

La terapia laser può essere aiutata da nuovi preparati farmacologici efficaci sui primi due tipi di Rosacea. Da poco è in commercio una crema in grado di determinare per almeno 6 ore una vasocostrizione locale facendo sparire quasi completamente il rossore. Tale crema, se usata in combinazione con la terapia laser, permette di migliorare la patologia in tempi molto brevi.

La presenza di papule può invece essere trattata mediante una dose minima di antibiotico, dal quale non si sfrutta la capacità antibatterica, ma quella antinfiammatoria. Il farmaco risolverà i processi papulosi mentre il laser migliorerà il rossore tra le singole papule. La forma oculare, infine, è di competenza oftalmica, mentre la forma fimatosa necessita di un intervento chirurgico con laser a CO2 da eseguirsi con anestesia locale.

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