Cronache

Due ordigni in tre giorni: la Lega nel mirino a Treviso

Esplosione davanti alla sede del Carroccio. Un secondo ordigno fatto brillare dagli artificieri. Salvini: "Nessuna paura"

Due ordigni in tre giorni: la Lega nel mirino a Treviso

Un ordigno rudimentale è esploso davanti alla sede della Lega di Villorba (Treviso) qualche giorno fa. Oggi un secondo ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri. La prima bomba che è esplosa sarebbe stata piazzata in via Fontana qualche giorno fa proprio vicino alla sede del Carroccio trevigiano. Immediatamente è scattato l'intervento dei Vigili del Fuoco con il personale del nucleo Nbcr. Per fortuna nessuno è rimasto ferito e nessuna persona è rimasta coinvolta nella deflagrazione. Sono stati registrati soltanto alcuni danni al portone di ingresso. In queste ore poi gli artificieri hanno fatto brillare anche un secondo ordigno sempre nei pressi della sede della Lega dopo quello esploso lo scorso 12 agosto. Insomma due attacchi in tre giorni.

A quanto pare sarebbe arrivata la rivendicazione di un gruppo antileghista. Non è la prima volta che una sede della Lega viene presa di mira. Già in passato erano stati registrati episodi simili in altre sedi del Carroccio. Come spiega al Giornale.it Giuseppe Paolin,della Lega di Treviso, "già in passato erano comparse scritte sui muri vicini alla sede. Siamo abituati agli attacchi, ma questa volta c'è un salto di qualità. Una delle bombe era una trappola che poteva colpire chiunque si fosse avvicinato". Infatti nel secondo ordigno sono stati ritrovati bulloni e chiodi.

Immediata la reazione di Matteo Salvini: "Una bomba rudimentale è esplosa di fronte alla sede della Lega di Villorba (Treviso), un’altra è stata trovata inesplosa. Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima", ha affermato il leader del Carroccio. Sull'episodio è intervenuto anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale".

Il testo della rivendicazione

Qui di seguito, come riportato dal Gazzettino il testo integrale della rivendicazione apparsa sul sito Roundrobin: "Stanchi di tacere, stanchi di vedere ogni giorno violenze sistematica tramite il razzismo, il sessismo, il lavoro salariato che avvengono in questa società, i cui essenziali valori sono l’autorità e il profitto. Nauseati dallo sfruttamento vediamo come principali responsabili tutti i partiti politici i quali reprimono la libertà tramite l’apparato statale, riformatore e repressivo (TV, mass-media, associazioni, esercito, protezione civile, ecc). Lo stato ed il capitale sono i più grandi criminali, infrangono persino le loro leggi rubano sotto forma di tasse, uccidono tramite la guerra e il lavoro salariato, i respingimenti in mare e nei lager per immigrati in Europa ed Africa, contaminano irreversibilmente l’uomo, gli animali ed il pianeta terra, tutto per il loro profitto e potere. Non dimentichiamo la complicità ipocrita di questa società composta da cittadini che fingono di non vedere gli orrori del razzismo, del nazionalismo di oggi e di ieri. Questa accettazione è il pilastro del totalitarismo e della democrazia: L’autorità che si fonda sull’indifferenza, la paura, l’apatia, nel tempo ha potuto creare i Gulag, i campi di concentramento nazisti, ed oggi quelli in Libia o sotto casa nostra. E’ una storia che si ripete.

12/08/2018

All’alba, la sede della Lega a Treviso, stata attaccata con 1 ordigno, rivendichiamo la collocazione contro politici, sbirri, e loro tirapiedi. A tutto questo non vogliamo essere complici, alla violenza indiscriminata degli Stati ci opporremo con la violenza discriminata contro i responsabili di tutto ciò. La quasi totale pacificazione in Italia, dove le masse sono occupate a farsi la guerra fra poveri, uno dei nostri obiettivi è opporci alla rassegnazione, all’impotenza ed all’immobilismo. Lo Stato ed il capitale utilizzano tutte le tecniche e le violenze per distogliere l’attenzione dai veri problemi degli sfruttati e primo tra tutti l’odio tra i più deboli e diseredati, tra una frontiera ed un’altra, tra un genere un altro, tra un colore della pelle ed un altro. Va da sé che nessuna fazione di insignificanti politici autoritari sarebbe mai in grado di soddisfare i nostri desideri. State parlando di governo “giallo –verde”, di sinistra e di destra, noi vogliamo che lo stato sia distrutto. State promettendo aumenti di stipendio, tasse ridotte, posti di lavoro, noi vogliamo l’eliminazione del denaro, della merce e del lavoro. State combattendo per migliori condizioni del governo, ma noi vogliamo solo divertirci sulle rovine fiammeggianti delle vostre città. Voi fate politica, noi la guerra sociale. Le cose sono difficili, c’è un abisso esistenziale tra noi e non c’è spazio per il dialogo. Quindi tutto questo ci rende chiaro dove colpire! Attaccare nello specifico il razzismo e lo sfruttamento. Colpire lo stato, il capitale i suoi responsabili. L’azione diretta ci rende chiaro perché e come. Per una solidarietà internazionalista, ribelle, Anarchica! Per un mondo senza frontiere, autorità! Salutiamo con questa azione l’invito lanciato dai compagni “cellula Santiago Maldonado” che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio. Salutiamo ogni individualità e cellula Anarchica che continua a propagare la fiamma attraverso l’azione, qui e ora! “Oggi siamo noi a prendere in mano la fiaccola dell’anarchia, domani sarà qualcun altro. Purché non si spenga!“. Solidarietà a tutte/i le/i prigioniere/i, Tamara Sol, Juan Aliste, Juan Flores, Freddy, Marcelo, J.Gan, Marius Mason, Meyer-falk, Dinos Yatzoglou, Lisa Dorfer, i membri delle CCF e Lotta Rivoluzionaria. Agli Anarchici di Firenze, Torino, Napoli, Cagliari, Cile, Russia, Germania, Polonia, dell’operazione scripta manent.

E a tutte/i le/i ribelli rinchiuse/i nelle patrie galere nel mondo! Cellula Haris Hatzimihelakis/Internazionale nera (1881-2018)​".

Commenti