Cronache

Trieste, esponenti delle confessioni religiose uniti contro il corteo di CasaPound

Il contesto di riferimento è il raduno nazionale annunciato da CasaPound per il 3 novembre, giorno in cui la città celebra la festa di San Giusto, santo patrono di Trieste

Trieste, esponenti delle confessioni religiose uniti contro il corteo di CasaPound

Uniti contro il "diffondersi di ideologie contrarie al rispetto della dignità umana", gli esponenti delle diverse confessioni religiose della città di Trieste hanno inviato un appello ai cittadini.

Un appello "non politico e al di fuori da qualsiasi partito", ma "morale ed etico" rivolto a tutta la città per ricordare "i valori essenziali che ci accomunano tutti, di pace, fratellanza e rispetto".

Il contesto di riferimento è il raduno nazionale annunciato da CasaPound per il 3 novembre, giorno in cui la città celebra la festa di San Giusto, santo patrono di Trieste.

Oltre alle comunità religiose, contrario al corteo anche il sindaco Roberto Dipiazza.

La lettera-appello, riporta Repubblica, è stata firmata dal rabbino capo di Trieste, rav. Alexandre Melono, dall'arcivescovo cattolico, Giampaolo Crepaldi, dall'imam, Nader Akkad, dall'archimandrita greco ortodosso, padre Gregorios Miliaris e dal protopresbitero serbo ortodosso, Rasko Radovicil.

"Siamo preoccupati che le giovani generazioni vengano 'avvelenate' dal diffondersi di ideologie contrarie al rispetto della dignità umana, all'armonia e all'unità dei popoli, portando nella società orrore e odio", si legge nel documento nel quale viene sottolineato ciò che nella diversità unisce tutti i credo religiosi: "Uniti nel ricordare che condividiamo e sosteniamo con fermezza tesi che si ispirino alla pace, all'uguaglianza e alla solidarietà".

Nessun riferimento esplicito al corteo di CasaPound, ma il messaggio appare quanto mai chiaro, affinché: "la nostra città nel giorno della festa laica e religiosa di Trieste, sia risparmiata da manifestazioni ideologiche che richiamano ad un passato tragico".

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