Cronache

Trieste, strangola la moglie e fugge col figlio, arrestato albanese

Da tempo l'uomo si rendeva protagonista di violenze nei confronti della moglie, che dopo l'ultimo episodio ha denunciato tutto ai carabinieri: l'albanese si trova in attesa di giudizio dietro le sbarre del carcere del Coroneo

Trieste, strangola la moglie e fugge col figlio, arrestato albanese

Da tempo responsabile di episodi di maltrattamento in famiglia, ed in particolar modo di violenze nei confronti della moglie, un 36enne di nazionalità albanese è stato tratto in arresto a Trieste durante la serata dello scorso 29 maggio.

D.X., residente nel centro d'accoglienza gestito dalla fondazione "Hrovatin – Lucchetta", ha pestato la moglie al culmine di un'accesa discussione, tentando di strangolarla prima di allontanarsi dal posto.

A richiedere l'intervento delle forze dell'ordine i dipendenti della struttura, attirati dalle grida d'aiuto della donna. Immediato l'intervento dei carabinieri del comando di Trieste, che hanno trovato la vittima col volto tumefatto ed evidenti segni del tentato strangolamento subìto. Un quadro che è stato confermato dalla testimonianza della donna e dai racconti degli stessi operatori del centro d'accoglienza, i quali hanno riferito del litigio nato tra i due e dell'allontanamento del 36enne. La vittima ha parlato dell'aggressione subìta da parte del marito, che dopo averla pestata le aveva stretto le mani attorno al collo con l'intento di soffocarla.

Ritornato in sè, l'uomo era poi fuggito, portando via con sè uno dei suoi figli, un minorenne. Motivo in più per far partire immediatamente le ricerche del responsabile, la cui descrizione è stata diramata a tutte le volanti operative sul territorio. È stata necessaria circa una mezzora per rintracciare l'albanese, che è stato condotto in caserma per le consuete operazioni di identificazione ed incriminazione. Il bambino è invece stato ricondotto all'interno della struttura d'accoglienza, dove ha potuto riabbracciare la madre. Quest'ultima, interrogata dagli inquirenti, ha riferito di reiterati episodi di violenza ai suoi danni da parte del compagno, che talora si verificavano dinanzi agli occhi dei figli.

Accusato di atti persecutrori e maltrattamenti in famiglia, con l'aggravante di averli commessi in presenza dei figli minorenni, l'albanese è finito dietro le sbarre del carcere, ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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