Cronache

Truffavano gli anziani con la falsa lotteria del parroco

Incastrati dal sacerdote: in due piazzavano biglietti di una riffa parrocchiale in realtà mai autorizzata dalla Chiesa, due denunce nel Sannio

Truffavano gli anziani con la falsa lotteria del parroco

Truffavano gli anziani vendendo i biglietti di una lotteria parrocchiale di cui il sacerdote non sapeva nulla. Non c’è freno alla fantasia di chi ha deciso di sbarcare il lunario prendendosela con gli anziani, con i più deboli. Dopo falsi avvocati, falsi poliziotti, falsi corrieri ecco che arrivano i falsi piazzisti che propongono biglietti per fantomatiche lotterie natalizie di beneficienza avallate (a loro dire) da parroci che in realtà sono assolutamente all’oscuro delle loro trame. Che in realtà altro non erano se non l'ennesima truffa.

Con questo stratagemma due uomini, di 30 e 39 anni, avevano carpito la fiducia dei nonni di Montesarchio, in provincia di Benevento. Riuscivano a vincere la diffidenza degli anziani perché si presentavano alla loro porta dicendo di essere dei volontari incaricati dal sacerdote di vendere i biglietti per una riffa locale, il cui ricavato sarebbe andato interamente in beneficienza.

Erano riusciti a convincere diverse persone, in paese. Ai più restii, per convincerli della bontà della loro iniziativa, riferivano di una presunta “benedizione” da parte del parroco. Un’autorizzazione che, invece, il sacerdote del posto mai aveva fornito a quei due questuanti. Così, quando i carabinieri hanno deciso di vederci più chiaro dietro a quella missione di beneficienza, e si sono rivolti proprio al parroco per chiedergli lumi, hanno scoperto che quella era tutta una truffa.

Così i militari hanno fermato quei due "volontari" che, dopo gli accertamenti, hanno scoperto essere entrambi già noti alle forze dell’ordine. Denunciati, sono stati oggetto della proposta di foglio di via. L’ipotesi di reato a loro carico è quella di truffa.

I carnet della lotteria che non avrebbe mai regalato niente a nessuno, né premi, né un sollievo dalla povertà e dalla sofferenza, sono stati sequestrati.

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