Cronache

Tumore al cervello, ragazza di 23 anni operata per 5 ore mentre suona il violino

Si tratta del primo intervento del genere concepito nel Sud Italia. La 23enne ha suonato il violino, in condizione vigile e collaborativa

Tumore al cervello, ragazza di 23 anni operata per 5 ore mentre suona il violino

Operata al tumore al cervello mentre suona il violino. È questa l'incredibile vicenda che vede protagonista una giovane ragazza violinista, affetta da neoplasia cerebrale frontale sinistra a basso grado di malignità. La 23enne è stata sottoposta nei giorni scorsi nell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto a un intervento di craniotomia ed asportazione del tumore al cervello in 'awake surgery', cioè a paziente sveglia.

La chirurgia a paziente sveglio viene utilizzata prevalentemente per rimuovere i tumori localizzati vicino alle aree del linguaggio o ad altre aree critiche. Per minimizzare i potenziali danni alle funzioni cerebrali, provocati dalla chirurgia, l'equipe del reparto di Neurochirurgia del nosocomio tarantino ha deciso che non solo la paziente doveva essere sveglia durante l'operazione, ma che avrebbe suonato il violino, in condizione vigile e collaborativa.

Si tratta, in assoluto, del primo intervento del genere concepito nel Sud Italia. Pochissimi altri ne sono stati effettuati nel nostro Paese.Il reparto coinvolto è la Neurochirurgia, già punto di riferimento nazionale per interventi in awake surgery.

La metodica chirurgica adottata dall'equipe, implementata dall'ausilio di dispositivi di ultima generazione come il neuronavigatore ed il monitoraggio neurofisiologico di cui dispone il reparto, ha permesso di rimuovere la neoplasia evitando danni neurologici, soprattutto disturbi della parola, cognitivi ed evitare difficoltà nella coordinazione dei gesti. Stimolando nella fase operatoria specifiche zone cerebrali, sono stati evocati disturbi sensitivi complessi.

Esprime enorme soddisfazione ed orgoglio Stefano Rossi, direttore dell'Asl Taranto: "Questo innovativo intervento di neurochirurgia è la dimostrazione che nei nostri ospedali si riesce a fare, come in molti casi quotidiani meno noti, medicina di alta specializzazione.

A livello scientifico parliamo di un intervento senza precedenti, sia per la sua esecuzione tecnica che per il decorso post operatorio".

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