Cronache

Turismo, boom di presenze in Italia

I dati dell'Istat rivelano che i numeri di arrivi in Italia continuano a crescere: in 10 anni il turismo è aumentato quasi del 30 per cento

Turismo, boom di presenze in Italia

Boom degli arrivi in Italia: nel 2015 raggiunge i 113,5 milioni di turisti mentre solo 10 anni prima arrivava a 88,3 milioni.

In termini assoluti sono 25,2 milioni le persone che hanno pernottato nelle strutture recettive dello stivale, con un incremento del 28,3 per cento. In aumento anche in numero delle presenze, cioè di notti che si trascorrono in giro per il paese, che passa da 355,2 milioni del 2005 a 392,8 milioni del 2015: un incremento di 37,6 milioni (+10,6).

È quanto emerge dai dati dell'Istat, contenuti negli annuari di statistica e nella pubblicazione "Noi Italia", elaborati dall'Adnkronos.

La durata media del soggiorno nelle strutture recettive passa da 4 notti nel 2005 a 3,5 notti nel 2015. Il confronto con gli altri paesi dell'Ue a 28 mostra che l'Italia si colloca al settimo posto, dietro a Cipro dove la permanenza media è di 5,8 notti, Malta (5,6 notti), Croazia (5,1 notti) Danimarca (4,3 notti), Grecia (4,3 notti, Spagna 3,7 notti). Nell'Europa a 28 la media è di 2,9 notti.

Con numeri che crescono a questa velocità sono moltiplicate le soluzioni offerte a che deve spostarsi, per piacere o lavoro. Affianco alle strutture alberghiere si sono sviluppate altre formule, che nella versione più evoluta passano per il web, con portali come Airbnb (case per affitti brevi).

La loro crescita ha assorbito l'incremento e portato anche a una leggera contrazione degli esercizi storici: il numero di alberghi è passato da 33.518 del 2005 a 33.199 del 2015 (-1%). L'Italia sta cercando di trovare una soluzione per tassare le nuove strutture, che al momento non sono soggette a tributi mirati.

Con il decreto legge di correzione dei conti pubblici si propone una formula: cedolare secca estesa a tutte le locazioni effettuate attraverso i portali, con l'obblico degli operatori da care da sostituto d'imposta. Per Airbnb si tratta di una norma inattuabile.

Tuttavia con 5,8 milioni di turisti e 20 milioni di presenze registrate negli ultimi 12 mesi, trovare un sistema di tassazione adeguato, che argini il fenomeno dell'evasione, è una priorità per il governo.

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