Cronache

Tutela legale assicurata E in caso di processo si ha diritto all'avvocato

Il contratto contro il timore di cause troppo costose L'assicuratore si obbliga a rimborsare tutte le spese e a fornire consulenza e assistenza in ogni vertenza

Quanti rinunciano a far valere i propri diritti per il timore di spese legali, onorari e parcelle? Quanti alzano bandiera bianca per paura di essere svantaggiati rispetto a una controparte economicamente più forte? Una via d'uscita in realtà c'è ed è sempre più usata in Italia: l'assicurazione di tutela legale. L'assicurazione di tutela legale consiste nella copertura diretta a difendere gli interessi di un soggetto o di una impresa di fronte a svariati eventi della vita personale o professionale. E, dunque, permette di affrontare una controversia legale o una vertenza con la tranquillità di essere sempre e comunque difesi. L'oggetto delle garanzie è rappresentato sia dal tradizionale elemento risarcitorio (il rimborso delle spese legali e processuali) sia soprattutto dal servizio di assistenza e consulenza legale, prestato direttamente dalla compagnia o per mezzo di un network di legali fiduciari.

Le prime forme di assicurazione di tutela legale furono realizzate in Francia a cavallo del XIX e XX secolo, a beneficio di medici, sulla riscossione degli onorari e su eventuali responsabilità professionali. Le prime polizze, così come le intendiamo oggi, sono state realizzate a Le Mans, nel 1917, con l'obiettivo di offrire una garanzia assicurativa ai piloti delle prime competizioni automobilistiche della storia, per tutelarli nel momento in cui avessero causato incidenti con vittime o feriti. Con gli anni la tutela offerta si è ampliata a numerosi ambiti della vita privata e professionale. L'assicurazione di tutela legale è oggi regolamentata da una direttiva della Comunità europea, recepita in Italia nel 1991. Secondo il legislatore, «l'assicurazione di tutela legale è quel contratto di assicurazione con il quale l'assicuratore si obbliga a prendere a carico le spese legali e peritali, o a fornire prestazioni di altra natura, occorrenti all'assicurato per la difesa dei suoi interessi in sede giudiziale, in ogni tipo di procedimento, o in sede extragiudiziale, soprattutto allo scopo di conseguire il risarcimento dei danni subiti o per difendersi contro una domanda di risarcimento avanzata nei suoi confronti».

Il mercato è in costante crescita e ha grandi potenzialità. A confermarlo sono i dati Ania, l'associazione nazionale delle imprese di assicurazioni. Nel 2012 le coperture di tutela legale hanno registrato una crescita dell' 1,8%; le oltre settanta compagnie di assicurazione, di cui sette specializzate nel ramo tutela legale, hanno raccolto complessivamente premi per oltre 323 milioni di euro. Il trend fortemente positivo continuerà presumibilmente anche in futuro, con una raccolta che in pochi anni dovrebbe superare i 500 milioni di euro. Numeri interessanti, ma lontani da quelli che il mercato potrebbe raggiungere e dalla situazione che si registra in altri Paesi europei: in Germania, a esempio, una famiglia su tre ha sottoscritto una polizza di Tutela Legale.

Tra le cause, sicuramente la bassa propensione all'assicurazione degli italiani e la scarsa conoscenza di tale copertura nel nostro Paese.

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