Cronache

Quel tweet della Raggi solamente 16 ore prima

Il giorno prima la Raggi esprimeva la soddisfazione per l'imminente inizio dei lavori

Quel tweet della Raggi solamente 16 ore prima

Questa mattina, sono scattate le manette ai polsi di nove persone, sei delle quali sono finite in carcere, mentre tre si trovano agli arresti domiciliari. L'accusa è di associazione a delinquere e corruzione, nell'ambito delle procedure connesse alla costruzione del nuovo stadio della A.S. Roma calcio, a Tor di Valle.

Uno scandalo che ha coinvolto, per il momento, il costruttore Luca Parnasi, il consigliere regionale Adriano Palozzi e il presidente Acea, l'avvocato Luca Lanzalone, che aveva seguito il dossier sullo stadio come legale dell'amministrazione Raggi. A loro si è aggiunto Michele Civita, consigliere regionale Pd ed ex assessore con delega all'Urbanistica.

Ma solo 16 ore prima che iniziasse l'operazione dei carabinieri, Virginia Raggi twittava la soddisfazione del lavoro fatto per la realizzazione del nuovo stadio. Il progetto era pronto e l'amministrazione cercva di accorciare i tempi per iniziare la costruzione di "questa grande opera che porterà nuovi posti di lavoro e migliorerà la vita nel quadrante sud della città".

Ha cantato vittoria troppo presto, la Raggi. E la smentita è arrivata dai fatti di questa mattina.

Ma poteva aspettarsi qualche complicazione, dato che il giorno prima l'associazione locale Radicali Roma aveva presentato ben 31 osservazioni, in merito al progetto di realizzazione del nuovo stadio, lamentandone le "incognite progettuali" e sollevando dubbi sulla regolarità delle procedure per la costruzione.

Su Facebook, il sindaco di Roma aveva annunciato che avrebbe risposto a tutte le osservazioni. Ma la risposta più tempestiva è stata quella delle forze dell'ordine, che con gli arresti di questa mattina hanno confermato le irregolarità del progetto.

Tra attese, dubbi e irregolarità è possibile che la Roma dovrà aspettare ancora: il nuovo stadio non s'ha da fare.

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