Cronache

La Ue conta i morti da smog però non sa la matematica

Per gli "schienziati" dell'Aea, l'inquinamento avrebbe ucciso 520mila persone. Peccato che le cifre non tornino

La Ue conta i morti da smog però non sa la matematica

Secondo l'Agenzia Europea per l'Ambiente (Aea), nei 28 Stati della Ue, nel 2013, vi sarebbero state 520mila morti premature causate dall'inquinamento dell'aria da polveri sottili, ossidi d'azoto e ozono. Il contributo dell'Italia a questa strage sarebbe stato di 91.050. Lo scrive l'Agenzia nel suo Rapporto 2016 sulla qualità dell'aria in Europa, tabella 10.1. Nella tabella 10.2 la stessa Agenzia informa che, sempre per la stessa causa e sempre nel 2013, gli anni di vita perduti sarebbero stati 5.570.000, col contributo dell'Italia pari a 951.700. Per morti premature l'Agenzia intende quelle che avvengono prima del compimento degli anni attesi di vita. Gli anni di vita perduti, spiega l'Aea, sono quelli che uno avrebbe vissuto se non fosse morto.

Secondo me i numeri sopra detti potete tranquillamente porli uguali a zero. Affermo, scrivo e sottoscrivo che in Europa, come in Italia, nessuno è morto né per polveri, né per ossidi d'azoto e neanche per ozono. Zero. Ora, io capisco bene che loro (quelli della Aea) sono loro e io non sono nessuno, però così è. Scommetto che nei giornali di domani (oggi per chi legge), massimamente Repubblica e Corsera, la notizia apparirà se non in prima pagina sicuramente con grande risalto. Ma essa è fasulla come un aceto balsamico del Rwanda.

Dovete innanzitutto tenere presente che l'allarmante (si fa per dire) notizia significa che, secondo quelli dell'Agenzia della Ue, ognuno di noi italiani, per esempio, avrebbe perso nel 2013 cinque giorni di attesa di vita: basta dividere 951.700 per quanti siamo in Italia. Ora, cinque giorni su 365 non è proprio zero, ma converrete con me che lo è quasi e comunque nulla che giustifichi titoloni. Significherebbe che ciascuno di noi vivrebbe circa un anno in meno, sempre secondo quelli dell'Agenzia. Significherebbe che se non ci fosse l'inquinamento da polveri, ossidi d'azoto e ozono, morirebbe, che so, a 74 anni uno che muore oggi a 73 anni. Senonché, se questi inquinanti sono dovuti a cose tipo le automobili o le attività industriali (questo è il messaggio veicolato, con fotografie di ciminiere e tubi di scappamento in funzione à gogo), il 73enne deceduto oggi sarebbe vissuto fino a 74 anni se non ci fossero state automobili e attività industriali. Naturalmente le teste d'uovo dell'Agenzia europea non si chiedono neanche se senza automobili o attività industriali il nostro amico ci sarebbe mai arrivato a 73 anni.

Il fatto è che anche quegli insignificanti 5 giorni che l'Agenzia c'informa abbiamo perduto sono fasulli. Come costoro hanno fatto i loro calcoli e come hanno prodotto gli astrusi numeri pubblicati è un mistero. Loro nel rapporto pur logorroico e infarcito di improbabili cifre non lo dicono, neanche per accenno. Però io so come fanno. Ecco come. Supponete che stando un'ora dentro un'atmosfera a concentrazione nota di polveri sottili un cristiano abbia veramente il 50% di probabilità di sopravvivere. Le teste d'uovo europee dicono: allora in un'atmosfera con concentrazione 10 volte minore ha il 5% di probabilità di morire, e con concentrazione inquinante 100 volte minore ha lo 0.5% di probabilità di morire e così via. Fermiamoci a concentrazione 1000 volte minore, quando la probabilità di morire è lo 0.05%. Orbene, se costui sta in questa atmosfera per 1000 ore, allora la sua probabilità di morire torna ad essere del 50% e dopo 2000 ore il cristiano è già bello e sepolto.

Questo giochino mi diverte moltissimo farlo col caffè: 1) se ingoiate la caffeina di 200 espressi andate all'obitorio, 2) con 100 espressi avete il 50% di possibilità di cavarvela, 3) con un solo espresso la probabilità di morire scende allo 0.5%, 4) stamattina 1000.000 milanesi hanno gustato un espresso, 5) ergo, stamattina 5000 milanesi sono deceduti per intossicazione da caffè.

Naturalmente dopo il punto 2 non è lecito continuare come ho fatto, ma quelli fanno proprio così. La domanda che sorge come il sole del mattino è: come si fa a diventare membri di quella curiosa Agenzia? Per esempio, quelli italiani sono nominati da Renzi? Hanno studiato? Direi moltissimo se sono stati capaci di determinare che il 2013 è stato un anno di 360 giorni per tutti noi. E che mezzo milione di europei è morto prima del previsto.

Un nome, per cortesia, un solo nome di questi poveretti. E infine: mi dite quando è previsto che io tiri le cuoia?

Commenti