Cronache

Ultimo giorno a Cesano Boscone per Silvio Berlusconi

Berlusconi termina la sua esperienza a Cesano Boscone, ma annuncia: "Sarò vicino a chi ha bisogno"

Ultimo giorno a Cesano Boscone per Silvio Berlusconi

L’ultimo giorno di Silvio Berlusconi alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone. L’auto dell’ex premier, anticipata dalla scorta, ha fatto ingresso nella casa di cura alle 9 in punto per scontare le ultime 4 ore di affidamento in prova ai servizi sociali, effetto della condanna definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset. Come già accaduto il 9 maggio, quando Berlusconi varcò i cancelli dell’istituto per la prima volta, ad attenderlo c’era una folla di giornalisti, fotografi e sostenitori arrivati da tutta Italia per salutarlo. "Ma non ci sarà nessun saluto particolare, nessun festeggiamento. Per noi è un giorno come un altro" ha commentato laconico il portavoce della Sacra Famiglia. Berlusconi era di buonumore: si è fermato a salutare il personale, mostrando la sua consueta ilarità.

La presenza di Berlusconi all’ultimo appuntamento con gli anziani malati di Alzheimer del reparto San Pietro di Cesano era stata in forse fino all’ultimo. Colpa della frattura al malleolo che, a fine febbraio, si è procurato proprio all’interno della struttura della Sacra Famiglia mentre scendeva dall’auto nel cortile. L’ex cavaliere aveva appoggiato male il piede su un tombino, ma inizialmente non aveva capito di aver preso una storta. Testimoni raccontano che, il venerdì successivo, quando è tornato a Cesano accusando ancora dolori al piede, ha voluto ripercorrere la strada fatta. Ha visto il tombino traballante e si è convinto a rivolgersi ai medici per degli accertamenti alla clinica Madonnina di Milano che gli hanno imposto l’uso delle stampelle. Lo sconto di pena di 45 giorni è stato concesso dal giudice del Tribunale di sorveglianza di Milano Beatrice Crosti per il "ravvedimento" dell’ex premier dopo l’attacco alle toghe durante il processo a Napoli contro Valter Lavitola, ma anche perché ha svolto "l’attività di volontariato in modo serio e apprezzato dagli operatori".

"L’incontro con la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, il tempo passato con i malati, con i volontari, con gli operatori sanitari e sociali è stata un’esperienza toccante e ha rappresentato una pausa di serenità. Per questo intendo continuare questa esperienza e questo impegno", ha affermato il Cav. E aggiunge: "Credo che la politica, tutta la politica, avrebbe molto da imparare dall’umanità e dalla dedizione che ho trovato tra coloro che volontariamente e generosamente si dedicano alla cura di chi soffre". Nel pomeriggio il Cav è tornato a parlare. All’uscita della sede della Uepe, Ufficio esecuzione penale esterna a chi gli ha chiesto se si sentisse finalmente riabilitato ha risposto: "Non si finisce mai. Non si può".

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