Cronache

La prima unione gay in polizia. E l'agente si sposa con la divisa

Il via libera del capo della Polizia poi le nozze gay in Campidoglio. Per la prima volta, a Roma, si è sposato un poliziotto in divisa

La prima unione gay in polizia. E l'agente si sposa con la divisa

Per la prima volta, a Roma, si è sposato un poliziotto in divisa. È successo ieri: a 48 anni Raffaele Brusca ha sposato il compagno Antonio nella sala Rossa del Campidogli. Lo ha fatto indossando, appunto la divisa di un Corpo, la Polizia di Stato, a cui ha dedicato gran parte della vita. Una scelta che, come racconta il Messaggero, ha avuto il via libera del capo della Polizia, Franco Gabrielli.

Raffaele Brusca è il primo poliziotto che si unisce civilmente (in divisa) grazie alla legge approvata lo scorso mese di maggio. "E la cosa incredibile - dice - è che sono venute anche persone che non avevo invitato, ma che erano lì per testimoniarci la loro vicinanza". Brusca lavora in un ufficio interforze del Viminale ed è un sindacalista Silp-Cgil. "Sapevo che Antonio era la persona giusta per me e che lo avrei voluto sposare. Non ho mai avuto alcun dubbio – racconta al Messaggero – anno dopo anno abbiamo atteso l’approvazione di questa legge. Se non fosse arrivata, eravamo anche pronti ad andare a sposarsi all’estero". A fare notizia, però, è la decisione di sposarsi indossando la divisa da poliziotto (qui le foto).

Secondo Polis Aperta, l’associazione che dal 2005 lotta contro le discriminazioni nelle forze armate e di polizia, in Italia ci sarebbero almeno 19mila omosessuali tra carabinieri, poliziotti, agenti penitenziari, Finanza ed esercito.

"Le discriminazioni, soprattutto all'interno delle forze armate e dei corpi militari dove le rappresentanze sindacali non sono presenti, esistono e sono molto forti – dice Daniele Tissone, segretario generale sindacato polizia Silp Cgil - per questo come poliziotti Cgil vogliamo continuare a dare un fattivo contributo, anche e soprattutto per quel che riguarda i lavoratori in divisa".

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