Cronache

Val di Susa, attivisti No Tav incendiano fogli di via

Bruciati i fogli di via notificati dalla Questura di Torino, il gesto è stato compiuto in data 9 agosto 2019, gli attivisti: "Di voi paura non ne abbiamo"

Val di Susa, attivisti No Tav incendiano fogli di via

Alcuni attivisti No Tav in Val di Susa hanno incendiato i fogli di via notificati dalla Questura di Torino. L'episodio è accaduto in data 9 agosto 2019, precisamente a Chiomonte (Torino). Il tutto è stato compiuto dagli attivisti dinanzi ad una cancelleria che chiude la strada verso l'area del cantiere dell'Alta Velocità. Questo il "grido di battaglia" degli autori del fatto: "Ecco la nostra determinazione, di voi paura non ne abbiamo".

La Val di Susa è nota per essere il luogo d'origine dei No Tav, che continuano imperterriti le loro azioni di resistenza. Intanto, la Questura di Torino ha denunciato ben 82 attivisti appartenenti al centro sociale torinese Askatasuna per alcuni episodi risalenti a fine luglio 2019, nel corso del campeggio nazionale studentesco No Tav e del Festival dell'Alta Velocità contro il cantiere di Chiomonte. Proprio in tale occasione erano stati resi noti 28 fogli di via dai comuni di Chiomonte e Giaglione.

Il campeggio studentesco si è svolto a Venaus dal 19 al 24 luglio 2019, mentre il Festival dell'Alta Velocità dal 25 al 28 dello stesso mese. Da segnalare, inoltre, il corteo del 27 luglio. In tale occasione i No Tav si sono resi protagonisti di una violazione alla zona rossa, giungendo a ridosso del cantiere di Chiomonte.

Annamaria, una dei 28 attivisti a cui è stato notificato il foglio di via dalla Questura a causa delle proteste avvenute nel mese di luglio, ha dichiarato: “I governi che verranno ci troveranno qua sempre al nostro posto. Non ci facciamo spaventare dai fogli di via, io continuerò la mia lotta”.

Come lsi legge dal Fatto Quotidiano, Annamaria sembra non preoccuparsi della crisi di governo, affermando che il movimento No Tav ha “seppellito nel corso degli anni numerosi governi da Prodi a Berlusconi fino a Renzi e all’intesa M5s-Lega”.

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