Cronache

Vaticano, McCarrick rischia la riduzione allo stato laicale

L'ex cardinal McCarrick, dopo essere stato 'sporporato', rischia di tornare alla vita di un laico. La decisione del papa nelle prossime 48 ore

Vaticano, McCarrick rischia la riduzione allo stato laicale

Theodore McCarrick rischia di essere ridotto allo stato laicale. L'ex cardinale è stato 'sporporato' da papa Francesco l'anno scorso. La diocesi di New York ha ammesso che le accuse mosse nei suoi confronti risultano sono credibili.

"Zio Ted" è accusato di almeno un episodio di abusi ai danni di un seminarista, ma la vicenda dovrebbe essere molto più estesa e toccare un periodo temporale datato, ma prolungato. Il pontefice argentino ha disposto che il prelato statunintense non può più indossare la porpora e questi si è ritirato in un monastero negli States. Non è più apparso in pubblico. Ma attorno a questo singolo caso è stata alimentata una vera e propria battaglia.

McCarrick, per i conservatori, è parte di un insieme di ecclesiastici progressisti che sarebbero stati privilegiati da Francesco (Wuerl, Tobin, Cupich e Wuerl) e che avrebbero compromesso la credibilità della Chiesa cattolica. Chi critica Bergoglio attende che McCarrick venga 'spretato' per cantare vittoria. In una maniera che potrebbe essere interpretata come strumentale. Il che, stando a quanto si legge su Il Corriere della Sera, potrebbe avere luogo durante le prossime quarantotto ore. Quasi alla vigilia, quindi, del summit sulla prevenzione degli abusi ai danni di minori e di adulti vulnerabili, che il pontefice argentino ha convocato per il 21 febbraio.

"Zio Ted" - come ricorderete - è stato al centro del cosiddetto "memorandum Viganò": l'ex nunzio apostolico ha sostenuto che il Santo Padre avesse da tempo contezza dei suoi comportamenti. E per la prima volta nella storia recente un vescovo ha domandato a un papa di dimettersi. Ma quel dossier - dice chi sostiene l'assurdità del quadro presentato - è viziato da incogruenze. Comunque stiano le cose, il "caso McCarrick" continua a rappresentare una sorta di perno delle lotte vaticane. L'ex arcivescovo di Buenos Aires potrebbe voler accelerare i tempi: la linea della "tolleranza zero", introdotta da Benedetto XVI e continuata dal suo successore, che in questi cinque anni e mezzo ne ha 'spretati' parecchi, prevede che eventi di questa tipologia non vengano più ammessi.

Riducendo allo stato laicale l'ex cardinale, Bergoglio manderebbe almeno un segnale a tutti gli ecclesiastici interessati da accuse simili.

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