Sgarbi quotidiani

Il "Venerdì" delle bugie

Il "Venerdì" delle bugie

La menzogna e la distrazione nell'informazione sono una grave colpa. Anche un tradimento. Mi colpisce la copertina dell'ultimo Venerdì di Repubblica per un'umanissima e intensissima Pietà di Giovanni Bellini. Mi chiedo il perché della scelta, e leggo: «Grande mostra! Peccato che questo, come altri quadri di Mantegna e Bellini, non sarà esposto in un museo italiano, ma a Londra! Perché da noi appuntamenti del genere sono sempre più rari?».

Saranno sicuramente entrate commosse nel museo di Londra le giornaliste repubblichine ma, per trovare capolavori analoghi al Bellini non era necessario quel viaggio, né mortificare l'Italia con i consueti luoghi comuni esterofili. Raramente l'Italia ha avuto un'offerta così varia e ampia come di questi tempi.

Due formidabili mostre su Tintoretto a Venezia, una ricca collezione di opere da Nicolò dell'Arca a Previati dalla Fondazione Cavallini Sgarbi nel castello di Ferrara, una straordinaria proposta di tavole del tempo di Giotto, a Gubbio: dal Maestro di Figline a Pietro Lorenzetti, a Guiduccio Palmerucci; un'altra, articolata in quattro sedi nei meravigliosi musei di Spoleto, Trevi e Montafalco, con rarissimi affreschi, tavole e fondi oro del maestro di Cesi, del maestro di Fossa, e altri, sempre intorno a Giotto, rari e preziosi; una ancora a Fermo, sul Quattrocento, con capolavori di affini a Bellini, come Vittore e Carlo Crivelli; e una sulla pittura del Duecento a Matelica; e infine, inaugurata ieri a Sutri, la mostra La bellezza di Dio nel nuovo splendente museo di palazzo Doebbing, con capolavori dal XIII al XVII secolo, provenienti dalle più remote chiese della Tuscia. Dove erano le inviate del Venerdì, il venerdì che si è inaugurata? Perché a Londra, e non a Sutri? Non se ne sono accorte?

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