Cronache

Venezia, scoperti 7 stranieri clandestini nascosti dentro un silos

A dare l’allarme sono stati alcuni operatori addetti allo scarico delle merci, che si sono subito accorti di alcuni rumori provenienti da uno dei vagoni. I clandestini sono stati accompagnati presso l’ufficio stranieri, da dove sono partite le indagini

Venezia, scoperti 7 stranieri clandestini nascosti dentro un silos

Individuati ieri a Portogruaro (Venezia) sette immigrati clandestini pronti ad introdursi illegalmente nel nostro Paese.

Intorno alle 5:00 del mattino, alcuni dipendenti del gruppo Cereal Docks, assegnati al ricevimento dei treni merci ed allo stoccaggio dei prodotti, hanno udito dei rumori sospetti provinire da uno dei vagoni-silos. In breve, gli operatori hanno compreso che qualcuno si stava nascondendo all’interno del convoglio e si sono subito rivolti alle forze dell’ordine.

Immediato l’intervento della polizia ferroviaria, che si è occupata di contattare anche carabinieri e guardia di finanza prima di procedere. I militari si sono presentati presso lo stabilimento, dove hanno effettuato un controllo risultato poi positivo. Dentro la carrozza segnalata si trovavano infatti sette giovani cittadini stranieri - la nazionalità non è stata ancora resa nota - del tutto sprovvisti di permessi e regolare documentazione. I clandestini sono perciò stati invitati a lasciare il loro rifugio ed a seguire i tutori della legge

Dopo alcuni accertamenti eseguiti in ospedale, volti a conoscere lo stato di salute dei soggetti, questi ultimi sono stati scortati al commissariato di Portogruaro, per poi raggiungere l’ufficio stranieri.

Nel frattempo sono state avviate le indagini per risalire al percorso seguito dai sette extracomunitari per raggiungere la cosidetta “Venezia Orientale”. A quanto pare il convoglio sul quale hanno viaggiato proveniva dalla Serbia ed è gestito dalla società Eurolog System, che ha sede a Belgrado e si occupa di inviare meterie prime di tipo agricolo.

Il gruppo Cereal Docks Spa, che non ha esitato ad offrire la propria collaborazione alle forze dell’ordine, ha espresso “preoccupazione per i rischi che comporta l’indebita intrusione di persone nei carri silos.”, come riportato da “Quotidiano.

net”.

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