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Venezia, vietata biancheria intima osè per le vigilesse in servizio

Il nuovo regolamento di polizia locale prevede il divieto di indossare biancheria appariscente o comunque visibile sotto il vestiario

Venezia, vietata biancheria intima osè per le vigilesse in servizio

Niente intimo audace, siamo vigilesse. Il nuovo regolamento di Polizia locale di Venezia prevede norme dettagliatissime in fatto di abbigliamento, che arrivano anche a definire i dettagli della lingerie da indossare in servizio.

Come riporta la Nuova di Venezia, all'articolo 35 del regolamento si può leggere che gli agenti donna del corpo dovranno indossare la gonna sempre accompagnata dai collant - anche d'estate - "di colore neutro, in tinta beige o carne".

Non solo: "Gli appartenenti al Corpo di genere femminile devono indossare la biancheria intima - si legge nel regolamento - compreso il reggiseno; tale biancheria deve essere di tipo e colore tale da non risultare visibile attraverso ogni tipo di vestiario". Minuziose anche le disposizioni in fatto di gioielli: un solo anello "non appariscente" oltre alla fede, orecchini di forma sferica o semisferica e una catenina al massimo.

Per i colleghi maschi sono ammessi barba e baffi ma non i capelli lunghi che non siano raccolti in uno chignon nascosto dal cappello. Al bando orecchini e piercing, oltre "all'uso di cosmetici (rossetto-cipria-fard-fondo tinta-mascara-ombretto)".

Un elenco di regole molto precise che però non è piaciuto alla Cgil: il sindacato ha parlato di norme "assurde e offensive".

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