Cronache

Ventimiglia, adescava giovani migranti con bibite e pochi euro in cambio di sesso: arrestato

Un ex cuoco di 57 anni, originario della provincia di Foggia, è stato arrestato con l'accusa di prostituzione minorile

Ventimiglia, adescava giovani migranti con bibite e pochi euro in cambio di sesso: arrestato

Adescava giovanissimi migranti con i quali intrattenere rapporti sessuali, in cambio - quando andava bene - di 10-15 euro e magari una bibita.

Prostituzione minorile, dunque, è l'accusa contestata a un ex cuoco di 57 anni, originario della provincia di Foggia, ma abitante al confine italo-francese di Ventimiglia, arrestato dagli agenti del locale commissariato su misura cautelare a firma del gip della procura distrettuale di Genova, competente per questo genere di reati.

L'uomo, che ha precedenti specifici commessi nel Lazio, contattava i ragazzini, con età tra i 14 e i 16 anni, in via Dante, fuori dalla sede di un ente di assistenza internazionale. Per convincere i giovani stranieri a seguirlo, mostrava loro qualche spicciolo o una birra e quest'ultimi accettavano le sue avance, visto anche lo stato di indigenza. A quel punto li conduceva nella soffitta-alcova della propria abitazione, situata in una palazzina di via Cabagni Baccini, sempre a Ventimiglia, dove soddisfaceva i propri desideri.

Spesso, tra l'altro, si rifiutava di pagare i suoi "clienti". Malgrado la spiccata predilezione per i minori, non disdegnava, comunque, chi aveva da poco raggiunto la maggiore età, come un algerino di 22 anni, con il quale è stato sorpreso a letto, nel momento in cui è scattato il blitz della polizia. Il nordafricano, ospite di un centro di accoglienza della zona, ha riferito di essere stato pagato con 15 euro e una birra, per intrattenere il rapporto sessuale.

Una volta ammanettato, il pedofilo ha raccontato ai poliziotti di aver agito così, perchè attratto dai ragazzi. C'è, quindi, il caso di un minorenne albanese che aveva ripetutamente ceduto alle sue avance, in cambio di compensi inferiori ai venti euro. Quest'ultimo ha riferito agli investigatori di avere conosciuto l'ex cuoco, prima delle trascorse festività natalizie, e di aver ricevuto, oltre alle somme di denaro, anche alcuni regali come: scarpe, vestiti e bracciali. Ha, quindi, raccontato, di sentirsi intimorito dall'uomo per le sue attenzioni ossessive e l'insistenza e la frequenza con la quale chiedeva di ottenere prestazioni sessuali. Ma non è tutto.

Le indagini hanno consentito di appurare che l'uomo aveva anche cercato di introdursi nel centro in qualità di volontario. La conferma che l'uomo fosse dedito a questo tipo di attività, è giunta da due minorenni pachistani che aveva adescato durante le trascorse festività natalizie.

L'ex cuoco rischia ora una pena molto pesante non inferiore agli otto anni di carcere. (GUARDA IL VIDEO)

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