Cronache

Ventimiglia, i profughi sporcano e il Comune pulisce. A spese dei cittadini

Una emorragia di denaro pubblico che - in un modo o nell'altro - ricade sulle tasche dei cittadini

Ventimiglia, i profughi sporcano e il Comune pulisce. A spese dei cittadini

Ventimiglia - I profughi sporcano e il Comune pulisce, anzi disinfesta. Ma la colpa, alla fine, è dei giornalisti, accusati, in buona sostanza, di "manipolare" l'immaginario collettivo, con i ripetuti articoli di denuncia della critica situazione sanitaria ventimigliese. Veniamo al dunque. L'amministrazione comunale di Ventimiglia investe 20.790 euro per la pulizia straordinaria del fiume Roja - in regime di "emergenza profughi" (è specificato proprio così nella delibera) - con interventi di disinfestazione, tra il ponte Doria e quello dell'autostrada, in corso Limone Piemonte. Denaro che si aggiunge a i circa 23mila euro spesi, qualche mese fa, per lo stesso motivo; ad altri 4-5mila euro per regolare la foce del fiume (e di fatto cambiare il flusso delle correnti) per evitare che qualche migrante anneghi. A ciò aggiungiamo pure i soldi investiti per disinfestare la stazione dei treni, potenziare la segnaletica stradale, sempre a beneficio dei migranti che camminano in mezzo alla strada e potremmo ancora andare avanti.

Insomma, una emorragia di denaro pubblico che - in un modo o nell'altro - ricade sulle tasche dei cittadini. Ma non è tutto. Nel mettere a bilancio la somma, l'amministrazione prende atto dell'ingente flusso migratorio, con migliaia di stranieri provenienti da Africa e Asia, che dal 2015 ad oggi, una volta respinti dalle autorità francesi nel tentativo di raggiungere gli altri Paesi europei, bivaccano lungo il letto del fiume, tra Largo Torino e corso Limone Piemonte, utilizzando le stesse aree per effettuare i propri bisogni fisiologici.

Prima di ammettere, nella delibera di assegnazione dei fondi, che: "Tale situazione, giornalmente incrementata dall'ininterrotto afflusso massiccio di persone, comporta per il Comune di Ventimiglia uno stato di assoluta emergenza in termini di igiene, di pericoli per la salute pubblica, di decoro, di danno all'immagine turistico-commerciale della città", il Comune, come già avvenuto in precedenza, punta il dito contro i giornalisti e afferma: "La situazione viene ampiamente e ripetutamente riportata, spesso con ampio risalto, dagli organi di informazione e crea forte (qui pare che si siano dimenticati una parola, ndr) nell'immaginario collettivo cittadino".

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