Cronache

Viaggiare senza soldi è possibile. Questi due studenti ne sono la prova

Due studenti di economia, sono partiti da Lione e sono arrivati fino a Milano senza soldi. Con il loro progetto vogliono sostenere un'economia non monetaria

Viaggiare senza soldi è possibile. Questi due studenti ne sono la prova

Viaggiare senza soldi è possibile. La prova? Due studenti di economia da Lione sono arrivati a Milano senza tirare fuori un euro.

Il viaggio è ormai diventato sinonimo di soldi. Chi si può permettere di andare a scoprire nuove terre ha molti soldi da sperperare. Credono tutti. Ma ora arriva la smentita. Due studenti di economia dell'Università di Lione hanno deciso di intraprendere un viaggio, di almeno due mesi senza avere in tasca un euro.

Secondo quanto riporta l'Huffingtonpost, Iris Jenny e Thibaut Tabary hanno progettato con i loro professori un viaggio alternativo per studiare le possibilità di un'economia non monetaria. Partiti da Lione, incontrando persone, offrendo servizi, aiuto e barattando doni hanno raggiunto Milano. Qui hanno incontrato Piero Magri, direttore di "Fa' la cosa giusta", e hanno raccontato del loro viaggio.

I due studenti hanno incontrato il direttore mentre erano a Parma ed erano in cerca di un passaggio. "Viviamo in una società dove tutto è monetizzato - hanno spiegato i viaggiatori - e i valori umani quali la solidarietà, la fiducia, la condivisione rischiano di scomparire. Quindi abbiamo deciso di fare un viaggio di 2 mesi senza soldi, senza una meta precisa, guidati solo dagli incontri con la gente, sperimentando tutti i modi di scambio non monetari possibili: lo scambio di servizi, il baratto, i doni, il recupero del cibo, spostandoci in autostop... per dimostrare che i soldi non devono e non possono essere un limite"

Con questa filosofia sono arrivati fino a Milano. A tutte le persone che li hanno aiutati hanno donato un seme di girasole così quando germoglierà lascerà un segno della loro avventura. I due hanno concluso il loro incontro con Piero Magri così: "Vogliamo dimostrare che viaggiare non è una questione di soldi, ma di desiderio e volontà e che ci sono alternative per viaggiare in maniera economica ed ecologica".

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