Cronache

Viareggio, folle inseguimento: marocchino in fuga sperona volante

Durante la fuga dagli agenti, il complice del nordafricano si lancia dall’auto in corsa, poi fugge a piedi e fa perdere le sue tracce. Lunga la lista di precedenti penali e di polizia dell’africano al volante: per lui obbligo di dimora nel comune di Pietrasanta

Viareggio, folle inseguimento: marocchino in fuga sperona volante

Ha cercato di fuggire anche a costo di speronare un’auto della polizia di Viareggio, ma questo non ha fatto altro che rimandare la sua cattura di qualche minuto.

Protagonista della vicenda un marocchino di 26 anni, intercettato da una volante nelle vicinanze della zona industriale Le Bocchette (Viareggio). Alla vista della “pantera” lo straniero, in compagnia di un altro individuo all’interno dell’abitacolo, ha dato gas per tentare disperatamente di seminare gli agenti, ma è stato tutto inutile. La volante, infatti, si è lanciata all’inseguimento del fuggitivo raggiungendolo in breve tempo ed affiancandosi ad esso.

Inutili i tentativi di portare l’uomo ad arrendersi intimando l’alt: la folle corsa è proseguita, col marocchino che ha tentato in più di un’occasione di speronare il veicolo dei suoi inseguitori in divisa. Tra vedere e non vedere l’uomo seduto sul lato passeggero ha preferito abbandonare l’auto in modo spericolato piuttosto che attendere l’esito dell’inseguimento. Dopo aver aperto lo sportello si è infatti lanciato dal mezzo in corsa, rotolando a terra e proseguendo poi la sua fuga a piedi fino a dileguarsi del tutto.

Grazie all’intervento di una seconda volante, giunta da Forte dei Marmi, i poliziotti sono riusciti ad avere la meglio sul veicolo in fuga.

Il marocchino, subito bloccato ed ammanettato dagli agenti, ha opposto una strenua resistenza, cercando di colpirli e continuando ad insultarli a lungo. Una volta condotto in questura si è compreso il perché non avesse alcuna intenzione di fermarsi all’alt imposto: a suo carico è infatti emersa una lunga lista di precedenti penali e di polizia.

Per lui l’accusa di resistenza, violenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale, per la quale è stato processato per direttissima nella mattinata di oggi. La misura cautelare del carcere non è tuttavia stata confermata, sostituita dall’obbligo di dimora per 18 mesi nel comune di Pietrasanta.

Tuttora in corso le indagini per reperire il complice latitante del marocchino, oltre che per comprendere se qualcosa di losco commesso dai due fosse alla base della loro fuga.

Commenti