Cronache

"Vietato parlare in dialetto": ecco il galateo dei vigili

Il nuovo regolamento della polizia municipale de L'Aquila: niente ombrello, orecchini e collane, obbligatorio il "lei"

"Vietato parlare in dialetto": ecco il galateo dei vigili

Niente ombrello, niente alcolici o caffè al bar, niente orecchini, collane o trucco pesante, barba, baffi e capelli curati e soprattutto "lingua italiana" e il "lei" ai cittadini. È il nuovo galateo dei vigili urbani de L'Aquila, imposto dal comandante Ernesto Grippo. 

Il nuovo regolamento del Corpo di polizia municipale, come riporta il Centro, in 44 articoli ricorda ai vigili cosa si può e cosa non di può fare quando si è in divisa. Non che ce ne sia effettivamente bisogno - precisa il quotidiano abruzzese -, ma si tratta di norme non contenute nel vecchio regolamento, risalente al 1998 e mai inviato al ministero dell’Interno. 

538em;">Il documento, insomma, serve anche a disciplinare l’inquadramento, i gradi e le progressione di carriera, oltre alle norme di comportamento e ai requisiti d'accesso. 

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