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Voi abortisti che piangete i ladri, lasciateci la libertà di difesa

La sinistra si erige a difesa della "sacralità" della vita dei rapinatori, ma giustifica e incoraggia le interruzioni di gravidanza

Voi abortisti che piangete i ladri, lasciateci la libertà di difesa

Negli ultimi giorni si sono sentiti esponenti del Pd dire in diretta tv che "anche i ladri vanno tutelati". Si è visto il premier Matteo Renzi chiudere un portone in faccia a Francesco Sicignano, ammonendo tutti a non definirlo "eroe".

Ma soprattutto, hanno risuonato come un tuono le parole del pensionato di Vaprio D'Adda, il quale - rivolgendosi a "quel branco di idioti che stanno giù a Roma" - ha definito "uno stupro psicologico, a me, mia moglie, mio nipote" ciò che gli è capitato.

E quando i benpensanti della sinistra si erigono in difesa dell'eccesso colposo di legittima difesa, come se fossero i predicatori del valore della sacralità della vita di ogni essere umano, non si può non rabbrividire. Perché tornano alla mente i 100mila aborti legali l'anno, difesi e incoraggiati da una cultura capace di uccidere un essere innocente sin dal grembo della madre e così impegnata alacramente a difendere quella di ladri e malviventi.

Se un principio è valido, lo sia sempre. Non solo quando è comodo. Non solo quando l'indifeso non può parlare e lo si nasconde sotto il velo ipocrita della differenza tra feto e bambino. Anche la vita di un ladro deve essere tutelata, ha fatto capire Kahlid Choauki. Vero, verissimo. Lo crediamo anche noi. Ma bisogna considerare anche il diritto di ognuno a difendersi, a proteggere i propri cari. "Non è necessario per la salvezza dell'anima - recita il catechismo della Chiesa cattolica - che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l'uccisione altrui: poiché un uomo è tenuto più a provvedere alla propria vita che a quella altrui".

Francesco Sicignano ha ammesso di essere "rammaricato di quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni" e vivrà con il ricordo di ciò che ha fatto. Così come accadrebbe a tutti noi se fossimo costretti ad uccidere un aggressore. Comprendiamo la sacralità della vita, e la rispettiamo. Difendiamo quella dei nascituri che non hanno alcuna colpa. E quella di ogni persona: ma se un ladro entra in casa, ci minaccia o ci sentiamo minacciati, crediamo sia giusto ucciderlo. Per difesa. La sinistra, invece, si strappa i capelli per i malviventi morti e fa il tifo per la "libera scelta delle madri di abortire".

Benissimo, rimanete nell'ipocrisia ma fateci il piacere: lasciateci almeno la libertà di difenderci.

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