Cronache

Xylella, produttori trentini sul piede di guerra: esportiamo meno mele per colpa degli ulivi pugliesi

Il flop delle vendite in Giordania per paura del batterio crea un caso nazionale

Xylella, produttori trentini sul piede di guerra: esportiamo meno mele per colpa degli ulivi pugliesi

L'ombra del batterio Xylella, che ha sterminato gli ulivi pugliesi, si allunga ora sull'export italiano.

A scendere sul piede di guerra i produttori di mele della Val di Non, in Trentino, che hanno accusato i colleghi agricoltori pugliesi del settore olivicolo di aver fatto calare le esportazioni di mele addirittura in Medio Oriente e più precisamente in Giordania.

Il regno ddi Abdallah e di Rania, infatti, ha chiesto agli esportatori italiani che si certifichi che nella zona di provenienza del prodotto ortofrutticolo sia assente il batterio e ha comunque deciso di diminuire le importazioni dall'Italia.

Secondo quanto dichiarato da Giacomo Suglia, vicepresidente nazionale di “FruitImprese”, alla Gazzetta del Mezzogiorno “il ministero delle Politiche agricole deve ora intervenire per fare chiarezza”.

Certo in Giordania, e questo potrebbe accadere anche in altri paesi, non sanno probabilmente che la Xylella ha colpito solo gli ulivi e non altri prodotti pugliesi come l'uva e che nessun danno e stato arrecato alle mele del Trentino (prodotti per cui è stato richiesto il certificato fitosanitario).

Di certo la questione, che appare delicata, va risolta con molta rapidità non solo per il buon nome dell'export ma anche e soprattutto per i riflessi sulla bilancia commerciale del Paese.

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