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Yara, decisivo il Dna. Ecco come funziona il test

Il test del Dna è la tecnica che permette di accertare l’appartenenza ad una persona di tracce anonime di tessuti o liquidi biologici. Per questo è il test di riferimento per ricostruire relazioni di parentela o per identificare il colpevole di unaviolenza o di un omicidio, come nel caso di Yara Gambirasio

Yara, decisivo il Dna. Ecco come funziona il test
Il test del Dna è la tecnica che permette di accertare l’appartenenza ad una persona di tracce anonime di tessuti o liquidi biologici. Per questo è il test di riferimento per ricostruire relazioni di parentela o per identificare il colpevole di una
violenza o di un omicidio, come nel caso di Yara Gambirasio. Il tempo necessario per la risposta in seguito al test del Dna varia da ore a giorni: tutto dipende dalle condizioni in cui si trovano le tracce organiche da analizzare. Se il Dna si può estrarre facilmente, è abbondante e di buona qualità, rilevano gli esperti, l’analisi in sé dura tre o quattro ore. Estrarre il Dna da tracce deteriorate e purificarlo può invece richiedere anche giorni. 

Dopo aver estrapolato dal cadavere di Yara il Dna di quello che gli investigatori hanno chiamato "ignoto 1", è iniziata una campionatura a tappeto su tutto il territorio intorno a Brembate di Sopra, il paese dove viveva la ragazza. I carabinieri e la polizia hanno comparato migliaia di profili genetici fino ad arrivare a quello del presunto assassino. Vediamo ora come funziona il test del Dna. 
 

Identificare le tracce

Il primo passo del test consiste nell’andare in cerca e identificare tracce organiche come capelli, frammenti di pelle o di unghie, sangue, saliva, liquido seminale.
 

Estrazione del Dna 

E' la procedura che consiste nell’estrarre e prelevare le cellule dai campioni biologici. Da queste viene poi isolato il Dna. Questa operazione può richiedere qualche giorno se le tracce organiche sono vecchie o deteriorate.

Analisi del Dna

Il Dna così prelevato viene copiato numerose volte per rendere l’esame più completo e preciso. Questo è possibile grazie a una tecnica chiamata reazione a catena delle polimerasi (Pcr). A questo punto si procede all’analisi vera e propria, eseguita con una procedura completamente automatica e validata a livello internazionale, che richiede poche ore. Si passa in rassegna un limitato numero di settori (chiamati loci) del Dna, che corrispondono a particolari geni.

Attualmente il materiale genetico isolato dai frammenti biologici viene amplificato e sequenziato in modo da ottenere 16 frammenti di riferimento.

Profilo genetico

Emerge dai 16 frammenti di riferimento e mette in risalto gli elementi del Dna che cambiano da persona a persona (polimorfismi), come delle impronte digitali genetiche.

Confronto

Il profilo genetico ottenuto dal Dna estratto dalle tracce viene confrontato con quella dello persona sospetta. Se i frammenti delle due sequenze corrispondono, allora ci sono altissime probabilità che i due campioni appartengano allo stesso individuo.
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