Cultura e Spettacoli

Un bisogno di essere rassicurati che fa paura il commento 2

Rivedendo alla tv, qualche settimana fa, La meglio gioventù mi ha preso uno strano disagio. Riflettendoci, mi sono accorto che è lo stesso disagio per cui non acquisterei mai una Fiat 500 o una Mini e non ordinerei mai una spuma al bar, per cui odio la pubblicità della birra Peroni, quella della Nutella di nome Stefano, le rievocazioni di Italia-Germania 1970 allo stadio Azteca di Città del Messico («Gol di Rivera!») e in genere tutto ciò che si può rubricare sotto la voce «Come Eravamo». Eppure si tratta, nell'ordine, di un bel film, di due belle macchine, di una bibita gustosa, di una buona birra, di una ghiottoneria low-cost e di una grande partita di calcio. Nessuna di queste cose mi ha mai fatto del male, nemmeno la Nutella, eppure sento che qualcosa o qualcuno, usando queste cose come grimaldelli, sta scassinando la mia memoria. Un passato personale, che è giusto lasciare nel cassetto, vorrebbe diventare passato collettivo, comune. Eravamo davvero tutti così? Viaggiavamo proprio tutti in Ciao o in Vespa 50 (il Cinquantino)? Eravamo tutti poveri ma belli? Eravamo così felici come sembrerebbe oggi? Leggevamo tutti Alan Ford? Eravamo tutti politicamente qualcosa (sorella borghese, fratellone fascista, fratellino di ultrasinistra ecc.)?
È la narrazione dell'Italia che non funziona. C'è in tutto questo una specie di operazione di contrabbando, per cui al mio passato così personale, così unico e così difficile da decifrare se ne sostituisce uno fittizio, tanto identificabile con una serie di immagini quanto completamente vuoto. Che narrazione volete che ne esca? Perché ci vogliono rivendere questo, e proprio questo passato? Se da questo racconto fittizio non ci viene nessuna conoscenza, nessuna intuizione, nessun sapere, perché esso ci viene ripetuto fino all'isteria? Alla fine la lettura dei fatti trascorsi resta sempre quella, niente novità: infatti per produrre una vera novità, un vero romanzo di quegli anni, bisognerebbe essere mentalmente disponibili a imparare tante cose nuove, e per produrre novità occorrerebbe attraversare davvero quel terreno carsico che è il Tempo, calandosi con coraggio e pazienza dentro ogni buco, ogni grotta.
Ma proviamo, così, per gioco, a immaginare una storia. Titolo: Ideale Cercasi. Location: Milano, anni Settanta.

Un gruppo di giovani brillanti e smaniosi di dimostrare al mondo il proprio valore prende in mano le leve del potere e manda i padri in pensione.

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