Cultura e Spettacoli

Cinema, morto Stanley Donen, il regista di "Cantando sotto la pioggia"

Fu un rivoluzionario e un grande innovatore del linguaggio cinematografico. Iniziò come ballerino a Broadway, poi divenne coreografo. Ma la svolta fu la regia, con "Cantando sotto la pioggia"

Cinema, morto Stanley Donen, il regista di "Cantando sotto la pioggia"

Lo chiamavano "il re dei musical hollywoodiani". Perché, nella sua lunga carriera cinematografica, tra i suoi lavori, aveva firmato anche la regia di "Cantando sotto la pioggia", il celebre musical del 1952.

Stanley Donen, nella vita, è stato molte cose. Un ballerino, un coreografo e, soprattutto, un grande regista. Se n'è andato in queste ore, all'età di 94 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dai familiari al Chicago Tribune e Michael Phililps, critico cinematografico del quotidiano americano, lo ha definito "un enorme talento, spesso trascurato".

La carriera

Erede della grande stagione classica del musical, Donen è stato un grande innovatore del linguaggio cinematografico. Dopo aver studiato danza classica al Town Theater di Columbia, dov'era cresciuto, debuttò negli anni Quaranta come ballerino a Broadway, nel musical "Pal Joey". Fu in quell'occasione che conobbe Gene Kelly, con il quale avviò un sodalizio professionale che durò nel tempo. Nel 1998 ricevette il premio Oscar, come riconoscimenti alla carriera, e nel 2004 il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Esordì alla regia, in coppia con Kelly, nel 1949, proprio con "Un giorno a New York", musical che, per primo, riuscì a spostare l'attenzione dagli studi alle strade. Da solo, poi, diresse diversi musical, tra cui "Sette spose per sette fratelli", del 1954, "Cenerentola a Parigi", del 1957, "Il boxeur e la ballerina", del 1978. Ma anche commedie come "Sciarada", del 1964, "Quel giorno a Rio", del 1984, "Quei due", del 1978, e "Saturn 3", la più fantascientifica.

I cinque matrimoni

Noto anche per la sua vita privata, Donen, dopo essere stato fidanzato con le attrici Judy Holliday ed Elizabeth Taylor, si è sposato cinque volte. Prima con la ballerina Jeanne Coyne, con cui rimase leaato per sette anni. Poi con Marion Marshall, Adelle O'Connor Beatty, Yvette Mimieux e, infine, dal 1990 al 1994 con Pamela Braden.

Dal 1999 al momento della sua morte è stato compagno della regista e sceneggiatrice Elaine May.

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