Cultura e Spettacoli

Citazione, allusione, parodia: ossia l'arte sull'arte

Citazione, allusione, parodia: ossia l'arte sull'arte

da Montecarlo

Variare il punto di vista sulle cose può rendere meno noiosa la vita. Provarci con le opere d'arte può moltiplicarne il godimento, allestendo ad esempio mostre sempre diverse a partire da uno stesso corpus di opere. ArtLovers (sottotitolo: «Storie d'arte nella collezione Pinault») è un nuovo punto di vista su questa collezione proposto al Grimaldi Forum di Monaco (fino al 7 settembre). Una selezione di 40 opere a cura di Martin Bethenod, direttore della Fondazione Pinault. Il punto di vista è quello della intertestualità, dell'arte «di secondo livello», ovvero che contiene, si nutre e s'impossessa di opere precedenti. Un'arte allusiva, citazionista: «Art-lovers» sono gli artisti che si crogiolano nella memoria producendo queste più o meno esplicite dichiarazioni d'amore («L'arte è una questione di gioia», ha detto Jeff Koons e il suo festoso Hanging heart , un cuore d'acciaio rosso e oro, è sospeso all'ingresso), ma sono anche gli spettatori che qui possono flirtare liberamente con il gioco delle relazioni.

Un motivo per non tardare la visita è il progressivo consumarsi dell'opera di Urs Fischer, trasposizione de Il ratto delle Sabine di Giambologna in una spettacolare candela destinata a grondare nel tempo di stalattiti di paraffina così da rievocare piuttosto di Giambologna il Colosso dell'Appennino .

Monumentalità e minimalismo nelle sale scorrono paralleli tra pittura, scultura, video-installazioni e fotografia, ma a centrare forse più fascinosamente il tema è l'opera più piccola, L'invenzione di Ingres in cui Giulio Paolini sovrappone all'autoritratto di Raffaello la versione che due secoli dopo ne fece Ingres, producendo un suggestivo sfasamento che sembra visualizzare lo scarto di tempo: la copia può essere non meno originale dell'originale, stabilendo magnetiche risonanze come anche in Last Supper di Hiroshi Sugimoto che fotografa una riproduzione in cera dell' Ultima cena di Leonardo.

Il marmo di Carrara è un materiale che rievoca di per sé, dall'uso classico che ne fa Koons in Bourgeois bust dove si raffigura insieme all'ex moglie Ilona Staller a quello barocco di Maurizio Cattelan nel tanto discusso All . Anziché l'opera puoi rievocare l'artista, con una dedica (Dan Flavin a Donald Judd), con il gesto («il tocco» di Van Gogh di Lavier in Gabriel Gaveau ), con la parodia (Cattelan con Picasso). Appropriarti del suo stile come Damien Hirst rispetto a Francis Bacon in Insomnia e Turn Away for me .

Ma è solo di Hirst lo stile con cui rivisita l'iconografia dei quattro evangelisti puntando tutto su Luca, il patrono degli artisti cui è associata l'immagine del toro: quatto teste di bovino accoltellate in formaldeide in Matthew, Mark, Luke and John .

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