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Colombia, la Betancourt correrà per la presidenza

La donna, ostaggio per sei anni della guerriglia, è nella rosa dei candidati del Partito Verde Ossigeno

Colombia, la Betancourt correrà per la presidenza

Forse ci riproverà. Ingrid Betancourt, il simbolo della tragedia colombiana, l'ostaggio che è uscito dalla giungla dopo sei anni di prigionia durissima, potrebbe ritentare la strada della candidatura alle elezioni presidenziali. Per ora siamo alla precandidatura nel Partito Verde Ossigeno, la formazione ambientalista che a marzo sceglierà il proprio cavallo da corsa in una rosa di sei nomi fra cui appunto quello di Ingrid Betancourt. La Betancourt fu catturata dai guerriglieri delle Farc nel febbraio 2002: allora era il candidato del Partito Verde Ossigeno alla presidenza della Colombia. Niente da fare: Betancourt fu risucchiata nella giungla come decine di disgraziati rapiti dai guerriglieri che sognano la rivoluzione e fu liberata solo il 2 luglio 2008, nel corso di un blitz che portò al salvataggio di 3 ostaggi americani e 11 colombiani. A differenza di tanti altri poveracci, sequestrati e dimenticati, la Betancourt diventò un caso internazionale e la sua immagine fece il giro del mondo. La Betancourt oggi studia teologia a Londra e ha detto di non voler rientrare nell'agone politico. Ma evidentemente qualcosa è cambiato e ora il suo nome rientra fra quelli spendibili in vista delle elezioni di primavera.

Fra gli altri cinque precandidati del Pvo c'è anche un ex guerrigliero, Antonio Navarro Wolff, oggi portavoce del Movimento progressista.

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