Cultura e Spettacoli

Depressione post partum, in Italia ne soffre il 10% delle neomamme

All'Università La Sapienza di Roma un incontro aperto a tutti su una malattia che ha importanti ricadute sanitarie e sociali ma che troppo spesso viene tenuto nascosto. Il confronto fra gli esperti e il pubblico sarà preceduto dalla proiezione del film «Tutto parla di te», film dedicato al grave disturbo

La depressione post partum (Dpp) o depressione puerperale è un disturbo che in Italia colpisce, secondo i dati del ministero della Salute, dall'8 al 12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la 6ª e la 12ª settimana dopo la nascita del figlio. Si può stimare che su 576.659 nascite all'anno almeno 46.000 donne possono soffrire di questo grave disturbo.
La donna è facile al pianto e, senza motivo, si sente triste e non all'altezza dei confronti degli impegni che la attendono. Il sentimento ricorrente tra le neomamme che si trovano a dover affrontare questo problema, è la vergogna mista a senso di colpa. Nel sentire comune si ritiene infatti che le neomamme debbano essere felici. E la paura di essere considerate inadeguate può portare le donne a sentirsi colpevoli e può indurle a non cercare aiuto, dimenticando che anche per adattarsi alla maternità occorre tempo.
Il ministero della Salute ricorda opportunamente che la depressione post partum rappresenta un problema di salute pubblica di notevole importanza per la sofferenza della donna e dei suoi familiari e le limitazioni e i costi diretti e indiretti dovuti alla compromissione delle sue capacità in ambito personale, sociale e lavorativo. Il disturbo interferisce anche con le abilità della donna nell'instaurare un interscambio di comportamenti e di emozioni con il suo bambino. Il 67% delle madri depresse riferiscono, infatti, difficoltà di interazione e attaccamento. E un interscambio positivo, essenziale per un'efficace relazione madre-bambino, è capace di prevenire le conseguenze a lungo termine sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino.
Di depressione post partum, che è il tema centrale di «Tutto parla di te», l'ultimo film della regista Alina Marazzi («Per sempre» e «Vogliamo anche le rose»), si parlerà all'Università La Sapienza di Roma sabato 11 ottobre (dalle 9 alle 13, al centro congressi di via Salaria 113) durante il convegno «La maternità e le sue ombre» organizzato dal Cipa (Centro italiano di psicologia analitica) in collaborazione con la facoltà di Scienze politiche.

L'incontro, aperto a medici, sociologi e psicologi ma anche a tutti coloro che hanno interesse ad approfondire il tema, sarà aperto dalla proiezione del film della Marazzi e sarà animato dalla stessa regista, da Antonietta Censi (docente di Sociologia della famiglia della Sapienza), Franca Aceti, Nicoletta Giacchetti e Valentina Meuti (Igiene mentale, La Sapienza) e Letizia Sabrina Cartagena Calcari (psicoterapeuta del Cipa).

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