Cultura e Spettacoli

Il galà di vini italiani e internazionali

Si è conclusa ieri al Westin Palace di Milano la prima edizione di Enozioni, una tre giorni dedicata alla comunicazione e alla degustazione di vini italiani ed internazionali organizzata dall'Associazione Italiana Sommelier della Lombardia- delegazione di Milano

Il galà di vini italiani e internazionali

Non è stato solo un successo di pubblico, una partecipazione colta e popolare. La prima edizione di Enozioni, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier della Lombardia e della delegazione di Milano, ha sancito la bontà di un format originale, che intende proporsi come un galà strutturato sui vini italiani e internazionali nella capitale europea d’Italia. “L’idea è venuta- ricostruisce il delegato di Ais Milano Hosam Eldin Abou Eleyoun- dopo il congresso nazionale dei sommelier nel 2015 a Milano. Era l’anno dell’Expo, la città si era dimostrata all’altezza di ospitare un grande evento mondiale e di ripensarsi come grande polo culturale oltre che industriale e delle piccole imprese. Era un anno importante anche per l’Associazione Italiana Sommelier, che festeggiava il suo cinquantesimo compleanno proprio nella città in cui era nata. Lo slogan di quel congresso Enozioni, è diventato oggi un marchio registrato, un progetto che anche in futuro ci riserverà molte sorprese”. In quanto a sorprese la tre giorni che si è chiusa ieri è stata generosa. È stata premiate una personalità del mondo del vino come il professor Luigi Moio, ricercatore, dirigente dell’OIV e produttore enologico egli stesso che con il suo saggio “Il respiro del vino” si è confermato divulgatore d’eccezione.

Tra i premiati anche Iginio Massari, il maestro pasticciere reso celebre dal piccolo schermo e il critico enoico Armando Castagno. Madrina della cerimonia Tessa Gelisio, volto noto di Mediaset e corsista dell’Associazione Italiana Sommelier. I successivi due giorni hanno visto un banco d’assaggio con alcune tipicità nazionali, un vero Giro d’Italia dei vini, degustazioni guidate per pochi iscritti, in modo da raccontare alcuni grandi vini, come champagne e barolo, con la dovuta calma. Poi il cosiddetto vis a vin, inedito faccia a faccia tra gli enoappassionati e alcuni produttori dei cosiddetti “vini naturali”. Clou della seconda serata l’appuntamento in omaggio a Pavarotti, Domingo e Carreras con i tre tenori del vino (Armando Castagno, Luisito Perazzo e Nicola Bonera) che, vestiti in eleganti frac, si sono alternati nel “cantare” le magnificenze di alcune etichette davvero notevoli, tra cui un Pedro Ximenez del 1949. Grande soddisfazione anche per il presidente di Ais Lombardia Fiorenzo Detti, che ha sottolineato il valore di aggregazione sociale e culturale svolto dalla delegazione meneghina dei sommelier e ha sottolineato il lavoro di tutti i tastevin che hanno contribuito alla realizzazione di un evento così complesso e dai ritmi serrati (fino a cinque eventi diversi in contemporanea). Appuntamento a Enozioni 2019.

Con quali eventi non è dato sapere ancora. Altrimenti che Enozioni sarebbero?

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