Cultura e Spettacoli

Sotto di me si apre il precipizio. Colpa dei traditori

Pubblichiamo alcuni stralci del Diario inedito di Mussolini

29 Aprile 1942

Mattina: incontro il Führer alla stazione di Frech Oberhahm.

Lo trovo emaciato e stanco. All'arrivo egli è nel gruppo coi suoi: Ribbentrop Dietrich Borman il “Gauleiter” dott. Scheck tutti visi duri arcigni bocche acide, aspetto ferrigno, odiosi!

In auto verso il castello di Kleuheim, ove ci ospita, sorprendo piú volte il solito suo sguardo tagliente, magnetico, allucinato.

Anche lui come quei pochi esemplari predestinati nella loro vita a sostenere situazioni eccezionali: sarà completamente solo. Solo al cospetto di responsabilità (tremende) (...)

17 Luglio - 18 luglio (in realtà notazione del 29 giugno)

Viaggio in Africa

Parto da Guidonia per l'Africa. Finalmente l'ora propizia è giunta anche per noi.

Non ci fermeremo. L'occupazione dell'Egitto sta per essere un fatto compiuto. Poi si vedrà.

Io non dispero, anzi ora ricomincio a sperare sul serio nel successo.

Dopo Caporetto venne il Piave e dopo il Piave: Vittorio Veneto.

Due sono i mali che mi dilaniano: i traditori e le pazzie di Hitler. Sono entrambi di una importanza enorme.

Se la guerra si perderà il disastro dovrà ricercarsi principalmente in queste due cause.

La traversata ha poco rilievo, si svolge normalmente.

La vista del mare è riposante. (...)

31 dicembre 1942

Qualche cosa di me resterà nel tempo e nella mente degli uomini, e quelli che mi hanno odiato, quelli che mi hanno tradito e ingannato più e più mi sentiranno a loro vicino.

Quante menzogne, vigliaccherie, falsità. Quante schiene ho veduto piegate nel gesto umile e servile.

In quante parole ho sentito dietro l'espressione devota: l'inganno. Ma tutto passerà, tutto sta passando. La mia vita è stata un'erta faticosa che mi ha portato sempre più in alto verso la solitudine, ma la pace non l'ho trovata mai. Ora sotto di me si e (senza accento nell'originale, ndr) aperto il precipizio.

Pubblichiamo alcuni stralci del Diario inedito di Mussolini, per gentile concessione della rivista Storia In Rete . In generale Mussolini non rispetta molto la scansione dei giorni per cui certe volte non annota nulla e altre volte usa le pagine di più giorni in riferimento a un giorno solo. Le ultime parole sono scritte nel 1942, la notte di Capodanno.

Pubblichiamo, in questo caso, la pagina finale di una lunga nota che inizia sulla pagina del 29 dicembre.

Commenti