Cultura e Spettacoli

I quiz per scoprirsi «mostruosamente» ignoranti

«Sì, la vita è tutt'un quiz», cantava Renzo Arbore con tutta la sua banda qualche anno fa. Ma anche la cultura, dice oggi il venerando e venerabile Paolo Villaggio, è tutta un quiz. È infatti uscita la seconda edizione (a quarantadue anni dalla prima, anno di disgrazia 1972, quando Fantozzi non aveva ancora esordito al cinema...) di Come farsi una cultura mostruosa (Cairo, pagg. 141, euro 13). E ancora il metodo usato per burlarci della nostra ignoranza è quello del quiz, appunto, in stile esame per la patente.
Da «marò» a «Yosemite», da «metempsicosi» a «tupamaro», da «Assurbanipal» a «cerusico», confrontando le 3, 4 o 5 possibilità di scelta è facile (anzi, inevitabile) cadere nel regno dell'assurdo e del demenziale. Consapevoli del fatto che esistono tanti modi di non sapere. Assonanze, malintesi, usi distorti di termini creano un bestiario per districarsi dal quale occorrerebbero il fatalismo e la piaggeria del famoso ragionier Ugo. «Dicesi circoncisione...», sussurrerebbe.

Ma sarebbe circoncisione d'incapace.

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