Cultura e Spettacoli

Morta Inge Feltrinelli: guidò la casa editrice dopo la morte del marito Giangiacomo

Moglie di Giangiacomo, fondatore dell’omonima casa editrice, nella quale lei ha continuato a lavorare a lungo anche dopo la scomparsa del marito, Inge Feltrinelli si è spenta a Milano. Avrebbe computo 88 anni il 24 novembre

Morta Inge Feltrinelli: guidò la casa editrice dopo la morte del marito Giangiacomo

L'editrice Inge Schoenthal Feltrinelli è morta a Milano a 87 anni. Nata in Germania da genitori ebrei, nel 1952 trascorse un lungo periodo a New York. Con la sua macchina fotografica immortalò tantissimi vip, a partire da un'attrice. "Ci fu quell’incredibile foto che scattai a Greta Garbo - raccontò decenni dopo - mentre ferma a un semaforo sulla Madison Avenue, probabilmente raffreddata, stava per soffiarsi il naso. Vendetti quello scatto, la mia prima foto, alla rivista Life, per 50 dollari". Ne seguirono tante altre, a John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill, J. F. Kennedy, Pablo Picasso e Marc Chagall. La sua attività di fotoreporter prese il largo quando riuscì a immortalare, a Cuba, il grande scrittore Ernest Hemingway. Lo "scoop" lo realizzò nel 1953. In autostop, da New York, arrivò fino a Miami. Arivata a Cuba non andò tutto liscio... fu costretta a due settimane di attesa prima di poter incontrare il mostro sacro della letteratura.

Nel 1958 ad Amburgo conobbe Giangiacomo Feltrinelli, che sposò poco dopo, nel 1960, e fu naturalizzata italiana. Alla morte del marito, avvenuta nel 1972 (fu dilaniato da un'esplosione mentre stava preparando un attentato dei Gap, la formazione clandestina rivoluzionaria creata da lui stesso) portò avanti la casa editrice. In realtà ne aveva già preso le redini nel 1967, quando lui aveva deciso di darsi alla clandestinità, spinto dal desiderio di portare avanti la lotta armata per il comunismo. Inge gestì la casa editrice come "un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza", come ebbe a dire lo scrittore Amos Oz. Era stata soprannominata la "regina dell’editoria".

I libri sono tutto, i libri sono la vita, ed è stata una vita circondata da libri, librai, editori, scrittori e lettori quella di Inge Schoenthal Feltrinelli - scrive in una nota la casa editrice -. Fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero gruppo, Inge Feltrinelli è stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero". Aveva difeso con coraggio la stessa esistenza della Casa editrice Feltrinelli alla scomparsa del suo fondatore - - si legge -. Ci lascia una donna che sapeva distinguere la qualità e che ha portato in Italia e a Milano, nel corso degli ultimi cinquant’anni, scrittrici, scrittori, editori, intellettuali internazionali animando un contesto di inestimabile ricchezza".

"Inge Feltrinelli è stata una vera protagonista della vita culturale e sociale della nostra città - commenta il sindaco di Milano Beppe Sala -. Accolta come solo Milano sa fare, Inge ha condiviso valori, passioni e problemi del nostro essere comunità. Curiosa di temi e dotata di una intima allegria, ci ha dato anche molto assicurandoci una continua visione della vita culturale aperta al mondo. A me mancherà molto, ci legava una profonda stima ma, soprattutto, un grande affetto".

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