Cultura e Spettacoli

Ora lo Strega cambia: garanzie ai piccoli editori Ed è polemica

Una modifica del regolamento ad personam ? Un'alchimia da strega? Chi pensa male lo pensa, da ieri. Perché all'antefatto si è aggiunto un fatto. Che fa discutere sulla fattura, nel senso buono, stessa del prossimo Premio Strega.

L'antefatto è questo. Gli Amici della Domenica Roberto Saviano (con un'articolessa sulla Repubblica ) e Serena Dandini candidano in grande stile e dritto per dritto fino alla finale del Ninfeo di Villa Giulia, auspicano i promotori, un libro: Storia della bambina perduta , quarta parte della saga dell' Amica geniale di Elena Ferrante, la scrittrice che si cela dietro questo pseudonimo e che molti hanno individuato in Anita Raja, moglie dello scrittore Domenico Starnone, la quale corre per la scuderia delle edizioni e/o. Ecco il punto nodale dell'antefatto: si tratta di una piccola casa editrice. Due grossi calibri, dal punto di vista mediatico, abbracciano la causa di una piccola realtà, è strano. E si torna con la mente all'anno scorso, quando un'altra vessillifera della piccola editoria, Elisa Ruotolo, fu esclusa dalla cinquina per un soffio... di sospetti. Ovunque, proteggici , insomma, non la protesse abbastanza.

Il fatto è questo. Ieri è giunta la notizia delle variazioni al regolamento dello Strega. Che sono sostanzialmente due. 1) Per la scelta della cinquina, il gotha composto dai 400 Amici della Domenica e dai 60 «lettori forti» esprimerà non una, come è stato finora, bensì tre preferenze: aumenterà dunque il numero dei voti necessari per accedere alla finale. 2) Se nella cinquina non vi sarà almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, la cinquina diventerà come minimo una sestina, perché alle cinque opere targate da un marchio big o semi-big si aggiungerà il libro (o i libri, in caso di ex aequo ) che avrà ottenuto, dai suddetti giurati, il maggior numero di preferenze.

E a questo punto scendono in campo quelli che pensano male. Non sarà, si chiedono, che queste «correzioni» sono state apportate allo scopo di favorire la cocca di Saviano e della Dandini e di altri vip? Non sarà che questa sorta di clausola di salvaguardia della bibliodiversità, invece di favorire i piccoli vuole privilegiare chi è... più piccolo degli altri? Non sarà che questa Amica geniale vanta amici di tutta la settimana che sono (letterariamente, s'intende) geni del male? E altri malpensanti sottolineano che il tutto avviene simbolicamente a latere del mega accordo di fusione Mondadori-Rizzoli.

Accordo che secondo loro ucciderebbe in culla i futuri aspiranti al Premio Strega non supportati da cotanta ammiraglia.

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