Cultura e Spettacoli

Dal rigattiere di parole: Pietanza

Parola abbastanza comune, intesa come “vivanda servita a mensa, specie come secondo piatto”. Il nostro secondo, insomma. Interessante è ricostruirne la derivazione

Dal rigattiere di parole: Pietanza

Parola abbastanza comune, intesa come “vivanda servita a mensa, specie come secondo piatto”. Il nostro secondo, insomma. Interessante è ricostruirne la derivazione. Per lo Zingarelli deriva da pietà (a sua volta dal latino arcaico pietate, da pius, devoto) perché “era il cibo che si dava ai poveri”. Ricalca il significato il Deli, che lo fa risalire però al provenzale antico pietansa, poi divenuto anche elemosina.

Per il Devoto Oli, con il quale concorda Treccani, è sempre derivato da pietà, ma come “cibo straordinario che si dava ai monaci in occasioni particolari”. Il Tommaseo non indica un’etimologia precisa, ma ne cita tre possibili: da pietà, dal latino “petere” (chiedere), da piatto. Per il Palazzi deriva dal latino pletus, participio passato di pleo, riempire (il piatto, la scodella). Interessante la ricostruzione del Pianigiani: picta era una moneta battuta a Pictavum, la moderna Poitiers, in Francia; valeva metà di un obolo e un quarto di un denaro; il cibo di un monaco era cosa da poco, e in quanto tale prese il nome di pietanza da quella povera moneta.

Per il Petrocchi significa anche pagnotta, paga.

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