Cultura e Spettacoli

Dal rigattiere di parole: "Sedurre"

Troppo facile pensare che l’origine della parola venga da “condurre a sé”. Verosimile, ma non vero. Il latino “ducere” contiene, senza equivoci, il concetto di portare, ma il prefisso se significa “via”. Quindi è proprio il contrario: non “condurre a sé”, ma “condurre via

Dal rigattiere di parole: "Sedurre"

Troppo facile pensare che l’origine della parola – di cui tutti conosciamo il significato – venga da “condurre a sé”. Verosimile, ma non vero. Il latino “ducere” contiene, senza equivoci, il concetto di portare, ma il prefisso se significa “via”. Quindi è proprio il contrario: non “condurre a sé”, ma “condurre via”.

E infatti il significato originario è negativo: “trascinare al male con lusinghe, allettamenti, inganni. Circuire una donna allo scopo di avere rapporti intimi con lei. Attrarre, avvincere” (Deli). Il seduttore ha qualcosa dell’incantatore, un magnetismo simile a quello dell’ipnotizzatore, e la seduzione sembra sconfinare nel plagio, nel circuire, rendere arrendevole una mente per appropriarsi di un corpo. Spiega in dettaglio il Tommaseo: “Condurre fuor dalla retta via, con frode più che con forza, e senza che il sedotto se ne avvenga in tutto, ancorché colpevole anch’esso del cadere. Dicesi dell’errore e del vizio”. Ormai è rimasto il vizio e, sempre per il Tommaseo, “ingannare è men di Sedurre”. Insomma: non si confonda, come si potrebbe essere indotti a fare, la seduzione con la conquista! Il Rigutini-Fanfani, che per descrivere la seduzione parla di “astuzia e colorate ragioni”, avverte nel suo esempio: “Bella prodezza sedurre fanciulle inesperte!”. Che è come dire approfittare.

Sintetico il Cardinali-Borrelli. “Distorre dal bene e tirare al male”. Il D’Alberti: “Subornare, Sovvertire”. L’aspetto legato al corteggiamento e al piacere è comunque successivo al più generale giudizio di allontanarsi da ciò che è giusto fare. Tuttavia uomo e donna, alla stessa voce seduttore-seduttrice, sono trattati diversamente; il Dir, tra mille scrupoli (“il verbo assume un diverso significato a seconda che si tratti di azione compiuta da uomo o da donna, essendo considerata la donna - nel giudizio tradizionale - un soggetto sessualmente impari”), è piuttosto eloquente degli antichi stereotipi: il seduttore è “l’uomo che riesce con proposte ingannatrici a possedere carnalmente una donna”; la seduttrice, invece, è “la donna che avvince, che travia l’uomo con la sua bellezza”. Si noti il gioco di sfumature: l’uomo inganna, la donna incanta.

Il latino “seducere” significa trarre, condurre in disparte, sottrarre, dividere, allontanare, ingannare, corrompere.

Il Pianigiani annota: “Sedurre differisce da Corrompere, che si affida al denaro”.

Commenti