Sochi 2014

Russia, nasce un'unità antiterrorismo per le Olimpiadi di Sochi

La notizia viene divulgata dal presidente della Cecenia che teme un contagio del conflitto siriano

Le olimpiadi invernali di Sochi si avvicinano. E dalla vicina e inquieta Cecenia arrivano notizie contrastanti: il presidente Razman Kadyirov fa sapere sul sito del governo ceceno che la Russia sta addestrando un'unità delle forze di sicurezza per combattere i militanti islamici in Siria. L'idea è che in vista dei giochi olimpici il conflitto possa trasferirsi in Russia. D'altra parte il capo islamista ceceno Doku Umarov già in estate aveva invitato i ribelli a darsi da fare per sabotare le olimpiadi di febbraio. Ora il governo ceceno spiega la strategia russa con poche parole. Chiarissime: "Non possiamo stare in silenzio ad ascoltare queste minacce e aspettare che questa piaga inizi a muoversi verso la Russia. Così la polizia e la leadership della repubblica stanno prendendo misure preventive". Le misure di sicurezza, in vista dell'appuntamento di Sochi, sono state rafforzate ma si teme il contagio: Sochi, sul Mar Nero, non è lontana dalla Cecenia e dall'incandescente regione del Caucaso, teatro di continui scontri, attentati, rappresaglie. In questo clima s'inserisce il dramma siriano. Con la lotta feroce fra il regime di Assad e i ribelli.

E cresce il rischio che i diversi conflitti possano in qualche modo collegarsi.

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